Nel post partita della gara persa contro il Catania, con sfortuna e qualche sfavore arbitrale, Guidolin è intervenuto ai microfoni di MediasetPremium, dicendo di non voler parlare di arbitri ma solo della gara: "Ho ritrovato una squadra giovane, rapida e pungente. C'è il rammarico di non aver raccolto i punti che avremmo potuto raccogliere. A parte il primo quarto d'ora abbiamo fatto un'ottima partita, ci è mancata un po' di esperienza, anche perché abbiamo finito probabilmente con la squadra più giovane del mondo. Non siamo riusciti a pareggiare, ma abbiamo dato una risposta con una buona prestazione alla pessima gara contro l'Inter. I ragazzi meritavano e mi dispiace molto aver perso".

Dopo una settimana tesa, come sarà questa settimana?

"Sarà una settimana in cui lavoreremo senza i nazionali. Da tre anni, con altre classifiche, durante la sosta eravamo abituati a lavorare in maniera più tranquilla, ma ora abbiamo questa classifica e dobbiamo lavorare con lo spirito giusto"

Si sente a rischio dopo questa sconfitta?

"Volevo prima di tutto ringraziare i pochissimi tifosi arrivati da Udine. Non sempre possiamo costruire dei campionati fantastici. Io mi sento a rischio da 25 anni, da quando ho incominciato. La responsabilità di questa situazione è mia e mi assumerò tutte le responsabilità per il bene dell'Udinese"

Sulla contestazione dei tifosi:

"Viviamo in Italia ed è così. Quando abitui qualcuno a cose eccezionali, anche se dici che sono cose eccezionali, è difficile convincere la gente a tornare alla normalità. Il confronto con i nostri tifosi è stato civile, sono ragazzi che ci sono vicino e che volevano capire cosa fosse successo contro l'Inter"

Il fatto che l'interesse dei Pozzo si sia spostato verso l'Inghilterra può disturbare lo spogliatoio?

"Il nostro presidente è sempre molto vicino a Udine. Sono in un ambiente che mette a disposiozione tantissimo per far crescere i giovani, che è il nostro obiettivo. Se daremo conferma a questa prestazione potremo dire la nostra"

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 09 novembre 2013 alle 20:35
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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