Inutile negarlo, se l'Udinese vuole salvarsi da qui alla fine dovrà fare più punti possibili, a partire dalla sfida di questo pomeriggio contro il Genoa. Quando si parla dell'argomento salvezza troppe volte ci si gira intorno, si dice che alla fine i bianconeri in qualche modo si salveranno, che tanto andrà giù una tra Empoli e Spal, che il pericolo tutto sommato non è così allarmante visto che nelle ultime di campionato, contro squadre già appagate e in vacanza, i punti in qualche modo arriveranno. Scusate ma no, non sono d'accordo. 

Quest'anno è dura, anzi durissima. Nonostante la squadra, è innegabile, sia migliore di quella dell'anno scorso ( Pussetto vale molto più di Perica e Ekong è un difensore che sicuramente fa meno errori di Danilo) il rischio di finire giù è concreto. Per questo la società è voluta intervenire drasticamente, prima che sia troppo tardi, cambiando ancora una volta allenatore. Dentro Tudor non tanto per dare un gioco ben definito alla squadra (troppo difficile farlo in così poco tempo) ma per far capire allo spogliatoio che bisogna assolutamente cambiare la testa. Rendersi conto del pericolo e reagire con orgoglio, perché l'Udinese a tutti i costi non deve retrocedere. Pradè ha chiesto proprio questo ad Igor, di trasmettere ai bianconeri quella mentalità combattiva, quella voglia di vincere che non hanno mai avuto.

Sarà riuscito il croato, in questi pochi giorni, a dare il giusto piglio ai suoi uomini? Sarà riuscito a far capire a questo gruppo che quella di oggi è la prima di undici finali da giocare con il coltello tra i denti? Ce lo auguriamo. 

Fondamentale iniziare la battaglia nel modo giusto, vincendo oggi contro un avversario che arriva a Udine carico a mille e convinto delle proprie capacità. Il Genoa con Prandelli è squadra vera e non a casa ha battuto l'incrollabile Juve. Un avvesario che, come si dice, non va assolutamente sottovalutato. 

Mettiamoci l'elemetto e andiamo in trincea. La guerra è iniziata e per tornare a casa sani e salvi bisogna combattere. 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 30 marzo 2019 alle 11:33
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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