Temevo questa gara: la rinnovata Cento poteva mettere in difficoltà la GSA, più che altro con le conclusioni da fuori.

Non questa GSA: i ragazzi di coach Martello giocano con furbizia ed intelligenza, mettono un 17-0 di parziale fra primo e secondo periodo, martellano (ovviamente) dall’arco con missili continui, allungano fino a 30 e solo raramente scendono sotto i 25 punti di distacco per più di mezz’ora di gara.

Fare graduatorie stasera sarebbe infelice; Udine gioca di squadra, portando al tiro dal perimetro e da sotto tutti i propri effettivi, con profitto e saggezza. Fa eccezione Stefan Nikolic, che per una domenica gioca 26’ da mister utilità elargendo una difesa esemplare e qualche assistenza importante. Cito solo i 13 punti in 11’ di un Marshawn Powell in pieno recupero.

Temevo questa gara: Cento è risultata davvero troppo piccola per una lanciata GSA, giunta alla quarta vittoria di fila (su 5 gare alle dipendenze di Alberto); tolto il neoarrivato ed ex-Treviglio Teflaj (top scorer con 19 punti, frutto principalmente del 5/8 da tre) il resto della truppa di Luca Bechi è stato annichilito. Ad iniziare dall’ex-Auxilium Taylor, impreciso e disattento (fa scadere il cronometro dei 24’’ su un’azione centese dopo aver tenuto palla in mano per 5 secondi), ha bisogno di tempo per integrarsi ma sicuramente non è White né Mays. Ba, a differenza dell’andata, somministra qualche mazzata, mai determinante; Kuksiks è uno dei mestieranti continentali, ai miei tempi un ‘giocatore a gettone’, e probabilmente verrà accantonato appena la schiena di James White tornerà ‘praticabile’.

Tutto questo non lo dicevamo ieri: lo affermiamo stasera alla luce della prestazione di una formazione, quella friulana, che scrive la storia del match nel primo tempo. Il, quale si chiude sul 28-55; nella ripresa si bada solo a tenere la situazione sotto controllo, vincendo il secondo parziale ‘solamente’ per 40-36.

Cos’è cambiato? La serenità, lo abbiamo già detto. I giocatori vanno al tiro con naturalezza e senza troppe forzature; migliora il saldo palle recuperate/perse (-5 oggi), si vince 40-30 sotto le plance ma soprattutto si tira 14/29 dall’arco, percentuale che ci si auspicava al raduno di Gemona ma che sinora era rimasta lettera mai scritta.

Migliora il contributo di Spanghero e Penna, sia in fase di playmaking che di realizzazione (24 punti nel combinato tra i due). Continua a funzionare la difesa, dove passa sempre meno: ma attendo prove più difficili della depressa Baltur di stasera.

Domenica lunch match al PalaMaggetti di Roseto: gara difficilissima contro Person, Brandon Sherrod e Simone Pierich (di cui ricordo il padre, glorioso difensore dei colori dell’UGG) i quali oggi hanno perso di misura contro la lanciatissima Montegranaro.

Ventotto punti raggiunti; dieci in più rispetto alla prima delle non qualificate ai playoff. Post-season praticamente agganciata, sarà ora importante per Martelossi e soci non fermandosi nella ricerca del miglioramento continuo: e della nostra, e loro, felicità.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 18 febbraio 2019 alle 10:23
Autore: Franco Canciani
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