Il pari contro il Napoli, ma soprattutto le buone prestazioni delle ultime gare, lasciano ben sperare per l'imminente futuro, in cui le zebrette affronteranno, prima della sosta Torino e Livorno, e creano qualche rammarico per alcuni precedenti risultati. Oggi, in conferenza stampa, è intervenuto mister Guidolin: "Una squadra, per potersi esprime al meglio, deve poter contare sulla condizione fisica e psicologica di tutti i suoi elementi. Non tutti hanno iniziato la stagione benissimo e qualcuno ha pagato momenti di appannamento, ma vorrei soffermarmi soprattutto sulla condizione mentale perché è la testa che governa le gambe. Il gruppo, rinnovato, ha faticato a calarsi nella realtà di questa stagione e ha subito il contraccolpo dell'immeritata eliminazione in Europa League. Il campionato è la nostra competizione fondamentale e va affrontato col coltello tra i denti fin dalla prima giornata. Probabilmente i ragazzi non hanno giocato le prime gare con la stessa determinazione di adesso. Ora, invece, il gruppo sta ritrovando la sua identità".

Quanti punti mancano a questa squadra?

"Non mi piace fare questi conti ma credo che ogni formazione abbia la classifica che si merita. Se avessimo giocato sempre in questo modo ne avremmo certamente di più".

A Napoli, nella prima mezzora, l'Udinese ha prodotto molte azioni, ma si è trovata in svantaggio di due reti…

"E' un'osservazione corretta. Ci è mancata la convinzione che viene solo coi risultati, ma non possiamo dimenticare che il nostro tridente aveva 60 anni complessivi. Abbiamo interpretato la partita con coraggio e voglia di proporsi. Adesso abbiamo bisogno di punti e di altre prestazioni incoraggianti".

Quattro punti raccolti tra Fiorentina, Juve e Napoli sono un buon bottino. Adesso arrivano avversarie di cabotaggio diverso. C'è il rischio di un calo di tensione?

"Bisogna stare attenti. Mi auguro di vedere sempre la stesso spirito espresso al San Paolo e penso che non sbaglieremo più sotto questo aspetto".

Di Natale rientrerà col Torino?

"Me lo auguro, ma dipende da come lavorerà nel corso della settimana. La decisione di non portarlo a Napoli è stata logica e corretta. Potevamo rischiare mandandolo in campo oppure lasciarlo lavorare a Udine. Di Natale è un elemento trainante del gruppo, ma deve stare bene per fare la differenza. Ci aspettiamo ancora un sacco di magie dal nostro capitano. Abbiamo bisogno della spinta dei giovani per creare competizione e dell'esperienza dei senatori".

Cerci è il pericolo maggiore dei granata?

"Tutti sono concordi nel riconoscere le qualità di questo ragazzo. Ha trovato l'ambiente giusto e adesso esprime tutte le sue qualità. Il Toro è un ottima squadra".

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 10 dicembre 2013 alle 16:00
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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