Contro il Sassuolo si chiedeva di fare almeno un punto e così è stato fatto. Contro un avversario che sta lottando per tutt'altri piazzamenti rispetto a quelli dell'Udinese (e in trasferta) si sperava in un punticino per muovere almeno un po' la classifica, riagganciare l'Empoli e mettere un altro paletto lontano dal Bologna terz'ultimo, cosa fondamentale, visto che le due andate degli scontri diretti sono state perse. Nicola non si è discostato dal canovaccio tattico proposto contro la Roma: difesa a cinque, diagonale difensiva lunghissima per coprire tutto il campo, un centrocampo quasi solo muscolare e due velocisti in avanti per pungere l'avversario.

Il Sassuolo di De Zerbi non è però la Roma di Di Francesco e ci sono state delle difficoltà in più. I neroverdi raramente hanno sfiorato la rete, sia chiaro, l'Udinese è stata organizzata e attenta. Calcolando che si veniva da un punto in sette giornate, va bene già così, con 4 punti che permettono di respirare un minimo. Il giro palla degli emiliani spesso però ha rischiato di far girare la testa agli uomini di Nicola. Sulle fasce le continue sovrapposizioni di Berardi e Di Francesco con i terzini hanno costretto a serrare ancora di più quello che già di per sè era un bunker.

Tutto questo ovviamente a discapito dello spettacolo e a discapito anche delle possibilità dell'Udinese di sbloccare la gara, perchè le azioni offensive, a differenza di quanto successo settimana scorsa, sono state ridotte all'osso. Un solo tiro in porta, quello di Mandragora, poi tanta buona volontà da parte sia dei titolari De Paul e Pussetto, che dei subentrati Machis e Lasagna, ma senza praticamente costruire mai un'azione veramente pericolosa. Bisognava innanzitutto ritrovare compattezza e risultati e così è stato, Nicola ha avuto pochi allenamenti (7) con l'intero gruppo a disposizione e quindi deve ancora imparare quali possano essere le potenzialità di questa squadra. Sta di fatto che il bunker "totale globale" non potrà essere attuato anche contro l'Atalanta, che ha un gioco totalmente diverso rispetto a Roma e Sassuolo e, se lasciata giocare, può fare danni gravissimi. I progressi dunque dovranno iniziare a esserci già in questa settimana di allenamenti, magari iniziando a impostare quel doppio trequartista in appoggio a Lasagna intravisto a Sassuolo. Dopo aver blindato la difesa però, ora serve iniziare a dare un po' di linfa là davanti, solo così si potrà completare il Giro d'Italia senza incidenti.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 03 dicembre 2018 alle 13:41
Autore: Davide Marchiol
vedi letture
Print