L'Udinese torna da Lecce non solo con tre punti - per inciso, fondamentali! - ma soprattutto con la consapevolezza di poter fare un salto in avanti, verso una zona più tranquilla, a metà classifica, lontano dagli spauracchi della B. Seconda vittoria consecutiva per i bianconeri e la sensazione che Gotti, finalmente, abbia trovato la giusta quadra. Le mosse del tattico prestato alla panchina iniziano a dare i loro frutti e i giocatori crescono, migliorano. L'avevo detto e scritto più volte, a questa Udinese serviva un tecnico capace di tirare fuori le potenzialità dei singoli, qualcuno in grado di sgrezzarli e renderli giocatori veri. Eccolo qua, ed è per questo che la società, affatto sprovveduta, ci ha puntato fortemente sul suo profilo. 

Partiamo dalla difesa. Il rientro in squadra di Nuytinck è stata un'autentica manna dal cielo. L'olandese è sempre più il leader difensivo per eccellenza: sempre attento, sempre al posto giusto, guida i compagni con sicurezza, alzando la voce quando serve. Da esubero a risorsa imprescindibile, un recupero che è tutto merito di Gotti. Ritirare fuori Bram dal dimenticatoio è senza dubbio una delle mosse più azzeccate di tutta la sua gestione. 

Centrocampo. Mandragora nel ruolo di play davanti alla difesa è tutto un altro giocatore. L'azzurro in quel ruolo si sente più a suo agio, l'ha capito subito Gotti. Bene in fase di interdizione, bene in fase d'impostazione. Cresce di partita in partita, lasciandosi così alle spalle quell'etichetta di oggetto misterioso, o di sopravvalutato, che gli era stata appiccicata addosso la stagione scorsa. 

Con lui lì gioca meglio anche De Paul. L'argentino, che non si pesta più i piedi con Jajalo, è tornato ad essere il faro del gioco bianconero. C'è ben poco da spiegare, decisivo, non lo dico io ma lo dicono i numeri. Chi non è convinto ancora delle sue qualità guardi il gol di ieri al Lecce, l'avesse fatto Dybala ne avrebbero parlato per giorni e giorni tv e giornali. Credetemi, godiamocelo fino a fine stagione, poi lo rimpiangeremo. 

Fofana? Altro giocatore che Gotti ha pienamente recuperato. Sembrava destinato all'addio e invece ha ritrovato il posto in squadra ma soprattutto quella continuità nelle prestazioni che gli mancava da tempo. Unico in grado di fare quel lavoro box to box, di strappare. Risorsa importante.

Questi sono solo alcuni esempi. Qualcosa si muove e Gotti, lo ripeto, non è uno capitato lì per caso. Ha capacità, da esprimere ancora totalmente. Intanto la media punti e tra le più alte delle ultime, permettetemelo sventurate, gestioni. Certo, ancora non è stato fatto nulla e il rischio di un nuovo scivolone è sempre dietro l'angolo ma questa Udinese pare essere diversa, più convinta, più strutturata, più capace. 

Cosa manca? L'attacco sicuramente va migliorato. Dai nostri punteri arrivano pochi gol. Okaka ieri ci ha provato in tutti i modi ed è stato fermato soltanto dal Var, Nestorovski ha fatto tanto lavoro sporco ma senza mai però incidere sotto porta. Serve qualcosa in più, serve continuità in zona gol. Con più reti a bilancio allora si che il salto di qualità è possibile.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 07 gennaio 2020 alle 10:41
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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