Iniziano a sciogliersi i nodi in casa Udinese dopo la salvezza raggiunta con una giornata d'anticipo, ma con periodi di vera sofferenza. Mister Tudor era in scadenza a giugno, il popolo e gli addetti ai lavori invocavano la sua conferma, che alla fine è arrivata, a breve l'ufficialità. Insieme al prolungamento del croato è arrivato anche il riscatto e prolungamento di Sebastien De Maio, uno degli acquisti della campagna acquisti di gennaio e che si è rivelato elemento affidabile, C'è però ancora un tassello mancante prima di procedere con costruzione della rosa ed eventuale puntellamento dello staff tecnico. Non si sa ancora nulla infatti su Daniele Pradè. In teoria il DT ha ancora un anno di contratto, ma sembra esserci qualcosa che non va.

L'ex Sampdoria è stato scelto dalla famiglia Pozzo come rappresentante della società soprattutto per i momenti di difficoltà. Questi sono stati molti e spesso Pradè ha dovuto metterci la faccia per tenere compatto l'ambiente, per non parlare dell'enorme lavoro svolto in inverno sul mercato, andando a prendere quei giocatori che alla fine sono risultati decisivi per la permanenza dell'Udinese per il venticinquesimo anno di fila in Serie A. Il DT però sembra essere stanco, spossato da una stagione pesantissima. Avrebbe ancora un anno di contratto, quindi il dubbio non si porrebbe, ma vorrà restare ancora per un anno come da contratto?

Finita la stagione Pradè si è chiuso in un giusto silenzio, poche parole, tanti fatti e una pausa da dichiarazioni che possono sollevare polveroni più che aiutare. Inevitabilmente prima o poi parlerà anche lui per confermare o meno la sua permanenza, ma se dovesse dare il suo addio? Non ci sono grandi piazze a caccia di un DT. Il Torino sembra avere altre priorità, come Bigon del Bologna e Bava, già in organigramma. I felsinei avrebbero il tassello libero, ma per ora le prospettive non sembrano di gran lunga più di spessore rispetto a quelle dell'Udinese. Potrebbe spostarsi Sabatini e lasciar libero il posto alla Sampdoria, ma Pradè arriva proprio da là, dove ha detto no a un rinnovo dove mancava solo la firma. Ci sarebbe la Roma, che ha puntato su Petrachi, ma sarebbe un cavallo di ritorno. La Fiorentina sta cambiando ma si tratterebbe sempre di un ritorno. Insomma alla fine la permanenza a Udine potrebbe essere la mossa giusta, ma bisognerà vedere se le motivazioni saranno a mille come all'inizio della stagione scorsa, che doveva portare a tutt'altri risultati e non a un esaurimento che potrebbe essere decisivo.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 30 maggio 2019 alle 13:00
Autore: Davide Marchiol
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