Ma quanto è bello iniziare il campionato con una vittoria? Alla prima al Friuli è subito festa, l'Udinese abbatte il Milan, prendendosi meritatamente gli applausi del suo pubblico. Devo ammetterlo, non mi aspettavo di vedere un'Udinese già così matura alla prima giornata: compattezza difensiva impressionante, mentalità vincente, sono queste le caratteristiche dei bianconeri che ci hanno lasciati a bocca aperta.

Guai a dire che la partita l'ha persa il Milan. No, questa partita l'ha vinta, senza se e senza ma, l'Udinese. Capolavoro tattico di mister Tudor e rossoneri ingabbiati. Nel primo tempo nemmeno un tiro in porta per Piatek e compagni, nel secondo un paio di conclusioni centrali giusto per far sporcare i guanti all'annoiato Musso. Ekong, Becao e Samir stritolano nella loro morsa, oltre al polacco, anche Suso e Castillejo, praticamente mai pericolosi. A centrocampo Jajalo inventa, Mandragora fa legna, Fofana abbassa la testa e va. Una marcia in più in mediana dove il duello con Calhanoglu, Paquetà e Borini viene subito vinto.

Poi nella ripresa il Milan cala ancora, Tudor capisce che è il momento di osare e mette in campo due attaccanti, De Paul e Nestorovski. Con quella mossa il tecnico croato vince la partita. La sua concretezza ha la meglio sul tanto fumo e poco arrosto di Giampaolo, un maestro di calcio a cui viene assegnata una classe di pluri- ripetenti.  

Sul gioco si può ancora migliorare (l'Udinese, soprattutto senza De Paul, fa fatica a costruire azioni pericolose in avanti) ma tatticamente ci siamo. Ordine, è questa la base. Lo ha detto Tudor in conferenza stampa: "La prima cosa è non prendere gol, poi andiamo a farli". Con le armi a disposizione possiamo fare questo gioco, magari non bello e spumeggiante ma assai concreto. Nel calcio contano i soltanto i tre punti.

Menzione particolare per Becao ovviamente. Il brasiliano ci ha stupiti, al di là del gol. Un paio di recuperi su Piatek gli valevano già il 7 in pagella. Attento, sempre ben posizionato, sempre in anticipo sull'avversario. Grande fisicità ma anche piedi buoni. Ha giocato la Champions e non è un caso, un buon innesto a costo bassissimo, bravo chi lo ha scovato e portato a Udine. Ci auguriamo che possa continuare su questo trend.

Non posso non scrivere due righe su Jajalo. Finalmente abbiamo un regista. Lo abbiamo cercato per anni e ora lo abbiamo trovato. Semplice, senza tanti fronzoli. Detta la manovra e fa girare la squadra. Qualcuno mi ha detto che è lento, gli ho risposto che in quel ruolo bisogna essere veloci di testa e non di gambe. 

In chiusura. Parecchi milanisti diranno oggi che la partita è stata rubata, che c'era un rigore nettissimo, che l'arbitro Pasquae è vendutoo e che l'Udinese non ha giocato a calcio. Mostrategli il risultato, non serve dire altro. A Milano quest'anno avranno guai più grossi dei nostri, ve lo garantisco.

Avanti così Udinese, tra sette giorni si torna al Friuli. C'è il Parma, un avversario diverso, che ha saputo far soffrire la Juve al debutto. Bisogna fare attenzione, Tudor lo sa. Stin calmuts ma intanto -37 alla salvezza. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 26 agosto 2019 alle 09:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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