Osservatori in tutto il mondo, talenti sfornati ogni anno e plusvalenze da urlo. È il modello-Udinese. Sanchez, Inler, Asamoah, Isla, Handanovic sono gli ultimi pezzi, ma solo in ordine di tempo, sfornati dalla fucina friulana. Ma come nasce questo modello? Come si scovano campioni in tutte le parti del mondo? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Carnevale, ex attaccante di Napoli e Roma, ma soprattutto capo degli osservatori dell’Udinese, che parla della squadra di Guidolin ma anche di Champions, di scudetto e di mondiali in questa intervista esclusiva per ilCatenaccio.es.

Com’è organizzata la rete degli osservatori dell’Udinese?

“La nostra squadra è in qualsiasi competizione mondiale. Il sottoscritto e tutti i nostri osservatori sono in ogni angolo del mondo. Questo dimostra che la rete è talmente grande e fitta che abbiamo la possibilità di muoverci e sondare campionati lontanissimi dal Friuli, ma non trascuriamo neanche l’Europa. La nostra presenza è fissa in 72 campionati diversi”.

Quali sono i mercati più fertili di giovani promesse?

“Chiaramente potrei dire il Brasile. Diciamo però che il campionato brasiliano è bello ma molto costoso. La Colombia è un mercato poco battuto, dove si può accedere da un punto di vista tecnico ed economico. Basta vedere Cuadrado della Fiorentina, la cui metà è ancora nostra, ma anche lo stesso Muriel e Armero, giocatori tecnicamente validi come i brasiliani ma meno costosi”.

Qual è la più bella scoperta calcistica che ha fatto?

“Vado sicuro, dico Handanovic. Lo presi in una partita a Longarone circa 10 anni fa, la partita era Italia-Slovenia di serie C. In quella occasione Samir prese 3 gol senza fare una parata ma mi piacque la sua prestanza fisica, la sua altezza e il suo stile. Sotto l’aspetto tecnico poi era molto preparato. Mi dissi “questo ragazzo diventerà forte”. Lo portai a Udine, lo sottoposi ad allenatori e preparatori e in 15 giorni prendemmo Handanovic. Fu una grande sorpresa e una piacevole intuizione, oggi forse è il n.1 in Europa e questa per me è una grande soddisfazione. Anche economicamente fu un affare d’oro, lo prendemmo per una cifra bassissima, quasi da ridere: 10.000€ per il prestito e 30.000€ per il riscatto”.

Solo il Milan ha passato la fase a gironi della Champions League. Cosa non è andato?

“Devo dire che da tifoso e da sportivo italiano ci sono rimasto molto male. Mi è dispiaciuto molto per la Juve anche se a Istanbul con una buonissima squadra come il Galatasary è sempre difficile fare la partita. Ma il Napoli mi ha sorpreso di più, uscire con 12 punti è veramente ironico, soprattutto pensando allo Zenit che è passato con 6. Non so cosa sia capitato nel sorteggio ma uscire così è terribile. Ti resta solo una grande amarezza. Le italiane però non hanno demeritato, la Juve forse poteva fare qualcosa in più, il Napoli invece ha fatto benissimo. Tutto sommato promuovo le italiane”.

L’uscita dalla UCL potrebbe avere un contraccolpo psicologico sulla Juventus? La finale di Europa League a Torino può essere un vantaggio per le inseguitrici?

“Io dico che la Juve è troppo forte. Fa una grande impressione, li abbiamo sfidati due settimane fa in trasferta ed è una squadra che gioca, macina calcio fino al 95’, non si arrende mai. Ha grande condizione fisica e psicologica, hanno grandi fuoriclasse. Sono la squadra da battere. Non vedo una formazione che possa superare la Juventus, forse qualche vantaggio ce l’ha la Roma. I giallorossi potranno approfittare del fatto che la Juve non mancherà di certo l’appuntamento con la finale a Torino. Ma i bianconeri possono fare doppietta: UEL e scudetto. Sì, secondo me sì perché anche gli azzurri avranno la coppa e faranno di tutto per onorarla e per colmare l’amarezza dell’uscita dalla Champions. Logico però, gli auguro di vincere il campionato, ma l’impegno settimanale sottrae molte energie”.

Roma-Milan, che partita sarà?

“Io penso che la Roma attualmente sia superiore ai rossoneri. La squadra di Rudi Garcia ha fatto un grandissimo exploit iniziale poi 4 pareggi ci possono stare, anche se meritava di più. Un calo fisico ci sta. Contro la Fiorentina l’ho vista veramente molto bene. Vedo la Roma favorita, il Milan ha giocato contro l’Ajax, sarà stanco”.

Si è appena giocato un Roma-Fiorentina che sta diventando quasi un derby. Molti vedono l’inizio della rivalità nella stagione 92-93. Ci racconti..

“Era l’ultima partita del campionato, contro l’Udinese, sbagliai un gol, i friulani dopo pareggiarono e la Fiorentina andò in serie B. Me ne hanno dette di tutti i colori! Però ripeto: non c’era malafede. Quando è l’ultima partita e non ci sono più obiettivi mancano le motivazioni, abbiamo fatto la nostra partita e purtroppo sbagliai un gol. Mi dispiace per la Fiorentina”.

Mondiali, chi vince?

“Il Brasile è la grande favorita. Gioca in casa, in un paese magico, straordinario. Ha grandissimi fuoriclasse, insomma sarà la squadra da battere. Ma anche l’Argentina l’ho vista molto bene. La sorpresa sarà la Colombia, ve lo dico in anteprima. E poi metto l’Italia sicuramente tra le prime quattro, in queste manifestazioni gli azzurri non mancano mai l’appuntamento”.

Cosa ci dice di Nico Lopez?

“Ne penso un gran bene anche perché se lo abbiamo preso vuol dire che lo abbiamo studiato a fondo. È un ragazzino molto introverso, molto timido ma ha dei colpi da campione. Ha grandissime qualità tecniche, deve migliorare sulla personalità e deve crescere fisicamente, ma non ci sono dubbi sul suo talento e sul suo avvenire. Lo si è visto a Napoli quando Guidolin l’ha schierato nella formazione iniziale. Mancavano tutti gli attaccanti titolari, doveva scegliere tra Carnevale o NicoLopez. Alla fine non ha scelto me…”

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 16 dicembre 2013 alle 16:00 / Fonte: ilcatenaccio.es
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @Sbentivogli10
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