Andiamo contro tendenza e diciamo subito che tra assenze importanti e giocatori non in forma, per quanto visto in campo, il pareggio con la Spal è un buon risultato. Certo, veder vincere i bianconeri sarebbe stata la cosa ideale ma se non possono le grandi permettersi di regalare un paio di giocatori, figuriamoci l'Udinese. Fuori per infortunio Adnan, Behrami e Widmer, con un Barak in versione fantasma, un Balic troppo leggero e immaturo e un Pezzella troppo falloso e impreciso, era effettivamente difficile questa volta riuscire a portare a casa i tre punti. Non sono scuse, ma sei giocatori per una rosa come quella dell'Udinese sono veramente troppi.

Come a Verona con il Chievo la squadra ha disputato una partita sotto tono, ma questa volta le attenuanti sono tutte valide, se le occasioni per raddoppiare ci sono state, in particolar modo nel primo tempo, nella ripresa dopo il pareggio della Spal, arrivato dopo l'ennesimo fallo di Pezzella dal limite dell'area, si poteva addirittura rischiare di perdere, ma non è stato così.

Partite come queste in tempi passati sappiamo bene come sarebbero finite, quindi se possiamo essere delusi per la mancanza di crescita, per un possibile principio di regresso nello stare in campo ed affrontare la partita, rallegriamoci per compattezza, la solidità e la capacità di gestire la gara se le cose non vanno nel verso giusto. Bisogna sapersi accontentare, capire che si sta attraversando un periodo di appannamento e che bisogna raccogliere il massimo da ogni partita. Contro la Spal il massimo è stato pareggiare, accettiamolo e continuiamo a lavorare, in attesa di recuperare gli infortunati e la forma migliore. Nel frattempo sono sette senza perdere, brava Udinese!

 

 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 22 gennaio 2018 alle 10:00
Autore: Paolo Minotti
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