Apu Udine, Pedone: "Ci sono cose che non vanno e lavoriamo per sistemarle, però non è vero che Udine è condannata sempre e solo a vincere"

Il presidente dell'Apu Udine Alessandro Pedone ha parlato durante la cena di natale organizzata dalla società, queste le sue parole: "Io non mi tiro indietro, devo delle spiegazioni. Voglio dire intanto una cosa, i siti e i social dicono da inizio anno che Udine è costretta a vincere. Questa sera c'è tanta gente di sport, credo tutti sappiano che tutti vogliono vincere, ma non è un obbligo. Questo quindi è un discorso da togliere dalle spalle di tutti, l'agonismo è mettersi in gioco e dare il massimo, con poi il risultato che diventa di solito conseguenza di questo. Un'altra cosa che non accetto è il discorso che Udine si limiti a fare raccolta di figurine, non ho mai visto giocatori scarsi che diventano figurina, quando un presidente, un allenatore, un manager fanno al squadra cercano di mettere i giocatori al posto giusto e questo abbiamo fatto, cercando i giocatori migliori per i ruoli che dovevano giocare. Abbiamo alzato l'asticella, non è bastato due anni fa, non è bastato l'anno scorso, speriamo basti quest'anno, lo abbiamo fatto con buona fede e per i nostri tifosi. Nella scorsa partita nonostante tutte le avversità c'erano tremila persone, abbiamo un pubblico al quale sentiamo di dover dare risposto. Non parlo di classifiche oggi, l'anno scorso in stagione abbiamo vinto qualunque gara senza tagliare il traguardo finale. La pallacanestro è uno sport terribile, devi vincere due campionati arrivando in fondo. L'anno scorso Verona in questo momento era sesta. Non stiamo esprimendo la qualità di gioco che speravamo, è un dato di fatto, i giocatori e lo staff tecnico ne sono stupiti e dispiaciuti. Non getto croci su nessuno, perché il basket è uno sport corale, non è come nel calcio dove magari mettevi Maradona lì e faceva tutto lui. E' uno sport particolare il basket, geometrico, c'è un tempo per concludere l'azione e ci vuole talento. Abbiamo coscienza che qualcosa non sta girando, ce la stiamo mettendo tutta per mettere delle pezze, siamo più indietro rispetto a quelli che possiamo considerare i nostri competitor anche se non è detto che lo saranno, perhé il camponato è lungo e ci possono sempre essere anche outsider".