In casa Apu Gsa oggi è stato il giorno di Demis Cavina. Presentazione ufficiale al Carnera per il nuovo coach bianconero 

“Sono davvero felice per essere tornato a Udine. Tornare a riassaporare il Carnera è fantastico, ho già tanto voglia di iniziare a sentir cigolare il parquet. E' stata una trattativa rapida, sapevo che questo era il posto giusto per me. Non si può neanche definirla una trattativa perché ho subito detto di sì. In queste settimane ho parlato con tante società, avevo bisogno però di nuove emozioni. E quando si è presentata una sfida stimolante come quella di Udine non ci ho pensato due volte e l’ho raccolta al volo. E' vero, conoscevo già Micalich, questo sicuramente ha velocizzato ogni cosa. Riparto con una nuova avventura ma credo sia doveroso da parte mia ringraziare Imola, una squadra, un ambiente dove sono stato benissimo e che mi ha permesso di tornare a Udine.

Conosco bene la città e cosa vuole questa piazza. Udine vive di grande entusiasmo, qui le aspettative sono alte e i tifosi vogliono arrivare in alto. Per questo motivo ci sarà molto lavoro da fare, importante sarà creare questo giusto feeling con la tifoseria, quell'entusiasmo necessario per centrare certi obiettivi. 

Il passato a Udine? La mia prima esperienza qui fu strepitosa. La mia prima esperienza l'ho vissuta intensamente, fu strepitosa per me. Qui si sta bene, Udine è una città che ha grande tradizione di basket e c'è tanta passione. 

La società mi ha chiesto di vincere subito? Il mio obiettivo è innanzitutto quello di far giocare bene la squadra, di offrire una buona pallacanestro al pubblico. I risultati importanti poi passano anche dal roster che verrà creato. Adesso è un po' presto per parlarne. Ripeto, voglio far giocare bene l'Apu, darle un gioco che sia spettacolare e divertente. Correre e giocare in velocità, quello per me è divertimento. C'è tempo poi per parlare di obiettivi di classifica, sicuramente chiariremo quali sono le nostre ambizioni dopo la campagna acquisti.

Che squadra costruiremo? Abbiamo iniziato a parlarne. Credo che sarà un roster non solo fatto da giocatori esperti ma anche da giovani che hanno fame. Come nella mia prima esperienza voglio creare il giusto mix. Il mercato inciderà molto ovviamente. Credo che sarà un mercato tra l'altro particolare perché, con tre promozioni e cinque retrocessioni, cambierà anche il modo in cui verranno costruite le squadre. Certo è che cercheremo profili precisi, persone prima che giocatori. La mia Snaidero di belle persone ne aveva tante. Voglio con me gente motivata, è questo il fattore determinante. Non dovremo farci arrapare da giocatori belli da vedere e o che fanno tanti punti, dobbiamo cercare persone valide anche fuori dal campo per costruire un progetto. Non è questione solo di numeri.

Dipo? L'ho visto giocare poche volte, lo devo ancora conoscere. Sicuramente è un giocatore che ha tante qualità, un giocatore già determinante in questo campionate. Sentiremo quali sono le sue idee e quelle del suo procuratore. Valutermo se c'è la voglia di far parte del nostro progetto. La voglia è indispensabile.

Il Carnera? E' un palazzetto che ti impressiona. Sono rimasto stupito per il seguito che c'è sempre. Giocare in un palazzetto pieno è un grande vantaggio. L'aiuto dei tifosi sarà indispensabile per noi soprattutto nei momenti difficili perché sarà impossibile vincerle tutte. In casa dobbiamo costruire la nostra classifica, il Carnera deve essere un fortino".
 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 01 giugno 2018 alle 14:22
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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