Al Friuli il Pordenone ancora una volta si esalta. Battuto 2-0 la capolista Empoli. Grande prestazione dei ramarri che conquistano tre punti importantissimi. Grande balzo in avanti e ora si può sognare.

Di Gregorio 6,5 - Partita da spettatore impreziosita da un grande intervento su Frattesi nel finale.

Almici 6 - Partita ordinata del terzino ramarro, che sbaglia poco ed è sempre attento sulla fascia.

Camporese 6 - I pericoli creati dall'Empoli sono pochi ma lui non fa passare mai né Mancuso né Moreo.

Bassoli 6,5 - Giudizio molto simile a quella giocata dal compagno di reparto, ma un paio di sue chiusure di testa sono decisive.

De Agostini 6 - Fa sua la fascia sinistra con una spinta costante e grande attenzione in difesa.

Misuraca 6,5 - Guadagna il calcio di rigore nel primo tempo accentuando un contatto non proprio fortissimo con Dezi. Poi controlla bene il ritmo della gara ed è presente in ogni zona del campo.

Burrai 7 - Freddo dal dischetto a portare in vantaggio i suoi nei primi minuti di gioco. Al di là del gol, come spesso accade è dai suoi piedi che partono le azioni più pericolose del Pordenone.

Pobega 7 - Nel primo tempo sbaglia sotto misura un colpo di testa piuttosto facile spedendolo addosso a Brignoli. Poi è bravissimo a non replicare e segnare il 2-0 per i suoi. Partita di alto livello per il talento di proprietà del Milan. (dal 66' Mazzocco 6 - Prende possesso del centrocampo e permette ai suoi di chiudere sul 2-0 la gara).

Gavazzi 6,5 - Lui e i suoi compagni d'attacco mettono sotto costante pressione la difesa avversaria. Non trova il gol ma offre un paio di belle giocate in area. (dal 77' Pasa 6 - Entra e fa quello che gli chiede Tesser: mette ordine in mezzo al campo)

Ciurria 6,5 - Spina nel fianco continua per la difesa dell'Empoli. Preoccupa continuamente Romagnoli e Maietta, costretti ad inseguirlo a tutto campo.

Monachello 6 - Non riesce a trovare il suo primo gol in campionato ma è spesso pericoloso dentro l'area. Prova sufficiente. (dall'84' Candellone - s.v.)

Sezione: Pordenone / Data: Sab 05 ottobre 2019 alle 18:39
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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