Quella contro la Fiorentina si preannunciava come una partita molto importante. Non tanto per il risultato, anche se i 3 punti fanno comodo a tutti, ma per il fatto che i bianconeri avevano bisogno di una conferma del gioco ritrovato. Guidolin, a sorpresa, abbandona la consueta difesa a 3 e schiera una linea a 4 dietro con Heurtaux-Danilo-Domizzi-Gabriel Silva davanti a Brikic. Succede, in pratica, quello che tutti (o quasi...) si auspicavano da tempo: un cambio di modulo. Spazio quindi ad un 4-2-3-1, modulo probabilmente più offensivo rispetto al vecchio, amato, 3-5-1-1. La scelta sembra ripagare, in quanto l’Udinese riesce a fare la partita fin da subito e, a parte qualche sbavatura difensiva all’inizio del primo tempo, sembra sicura e crea gioco. La gara viene sbloccata da un colpo di testa di Heurtaux su calcio piazzato e da quel momento in poi la qualità del gioco è perfino cresciuta.

La squadra finalmente ha ritrovato quella trama di gioco che mancava da tanto, troppo tempo; buoni i fraseggi in mezzo al campo, buono il pressing difensivo e buono, soprattutto, il gran lavoro degli esterni Basta e Bruno Fernandes. Proprio questa potrebbe essere stata la mossa vincente; infatti il maggior numero di palloni giocabili è arrivato dalle fasce, come ai vecchi tempi. Tutto bene quindi fino agli ultimi 15’, quando i bianconeri, con la Fiorentina sbilanciata in avanti, si sono letteralmente mangiati 3 nitide palle gol. Errori che oggi non sono costati la vittoria, ma che in futuro bisognerà assolutamente cercare di migliorare. Le occasioni arrivano, ma serve un po’ più di lucidità e freddezza sotto porta. Lavorando e migliorando questo aspetto, il cerchio potrebbe finalmente chiudersi e i tifosi potranno tornare a divertirsi così come hanno fatto nelle ultime stagioni.

Sezione: Notizie / Data: Dom 24 novembre 2013 alle 20:30
Autore: Davide Gani
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