Ciò che è mancato ieri, oltre al gioco e all'attenzione,  è stata anche la grinta e la voglia. L'Udinese si è arresa alle prime difficoltà, limitandosi a cercare di salvare il salvabile. Troppo poco però per ribaltare un risultato. Per un'altra volta l'Udinese quando va sotto fuori casa poi perde. Non si riesce mai a dare una scossa, a fare una reazione rabbiosa, a lottare per il risultato. Un castello di sabbia che, seppur a volte bello, si logora con troppa facilità. Guidolin in questa stagione non è mai riuscito a trasmettere ai suoi giocatori, forse ancora troppo giovani, quell'agonismo e quella rabbia che servono per ottenere risultati importanti. Il fattore decisivo in questa squadra, dalle grandi potenzialità quasi mai sfruttate, è quindi proprio la testa. Ogni partita sembra che i giocatori lascino la mente negli spogliatoi e scendano in campo con il corpo vuoto. Non c'è concentrazione, non c'è voglia, troppa rilassatezza e tutti pensano ad altro che all'Udinese. Il Friuli è un porto di mare dove chi arriva pensa già al prossimo posto dove andrà e difficilmente si concentra sul presente. 

 

Sezione: Notizie / Data: Lun 03 marzo 2014 alle 09:15
Autore: Stefano Pontoni
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