L'Empoli è vivo e lotterà fino alla fine per evitare la retrocessione. Vincere il derby era l'unico risultato possibile ed è arrivato, sofferto e pesa anche a livello psicologico.

CHIESA OUT - Andreazzoli conferma Nikolau in difesa, ritrova Silvestre e sacrifica Rasmussen. A centrocampo si rivede Traoré. Montella conferma il 3-5-2 con Simeone che torna titolare al posto di Chiesa, fermato dalla febbre. Dopo quattro partite consecutive in panchina si rivede in difesa Vitor Hugo. A centrocampo Benassi si riprende la titolarità.

RIGORE, ANZI NO - Pronti, via ed è subito calcio di rigore: una conclusione dalla distanza di Traoré trova il braccio di Pezzella, ma è attaccato al corpo: il VAR fa tornare sui propri passi Irrati. L'arrembaggio iniziale dell'Empoli è solo illusorio perché la Fiorentina cresce e prende fiducia, creando i maggiori pericoli soprattutto con Muriel: la pioggia non ferma le accelerazioni del colombiano che palla al piede semina il panico. L'ex Siviglia ci prova di testa, trovando la risposta di Drągowski (la prima di una lunga serie) poi dalla distanza manda il pallone a lato di poco. L'Empoli fatica a trovare varchi centrali e prova ad affondare sulla sinistra, sfruttando le debolezze di Mirallas. Lafont, tolta una conclusione di Caputo a inizio gara, è inoperoso.

FARIAS GOL, DRAGOWSKI SUPERMAN Di tutt'altro tenore la ripresa. Il pareggio dell'Udinese contro l'Inter spinge l'Empoli a cercare disperatamente la vittoria. Lafont salva di piede su una conclusione ravvicinata di Krunic, ma viene beffato da Farias. Il brasiliano, quasi nascosto nella prima frazione di gara, si fa trovare pronto su un traversone dalla destra di Di Lorenzo e ha la meglio di testa su Milenkovic (più alto di 22 centimetri) e mette il pallone in rete. Pur senza motivazioni di classifica, il gol subito pungola nell'orgoglio la Fiorentina che prova immediatamente a reagire. I viola ci provano in tutti i modi ma trovano in Drągowski un muro. Ironia del destino il polacco è un giocatore di proprietà della Fiorentina e la cessione in prestito a gennaio deve averlo motivato ancora di più: i suoi interventi vanno dall'incredibile al miracoloso. Ferma tutti, da Simeone ai nuovi entrati Chiesa e Vlahovic. Nel finale può arrivare addirittura il raddoppio con Di Lorenzo, Lafont dice di no. Sarebbe stato troppo. Un ko immeritato a conti fatti per la Fiorentina, che con Montella non riesce a invertire la rotta: i numeri dicono un punto in quattro partite; una boccata d'ossigeno per l'Empoli che quando mancano tre partite può continuare a sperare. L'Udinese ora dista solamente due punti.

Sezione: Notizie / Data: Dom 05 maggio 2019 alle 14:48
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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