L’Inter, con Roberto Mancini in panchina, ha ritrovato lo spirito battagliero e la voglia di non mollare mai. Il tecnico marchigiano non ha ancora, però, gli uomini adatti a mettere in atto la sua idea di calcio. È questo il bilancio del ritorno del tecnico nerazzurro, testimoniato dal cambio di rotta tra primo e secondo tempo. La sostituzione, con conseguente bocciatura, di Dodò a favore di Medel al 45’ suona come un’ammissione di colpevolezza: il 4-3-3 abbozzato non ha convinto, come la coesistenza del brasiliano e di Nagatomo. La Lazio, cinica ed essenziale nel primo tempo con due tiri in porta ed altrettanti gol, si gode il meraviglioso momento di forma di Felipe Anderson, unito a un terzo posto in coabitazione, ma comunque soddisfacente. L’Inter deve ripartire dalla quella determinazione che le ha fatto rifiutare la sconfitta, dal gioiello e dalle trame di Kovacic e da un bomber (forse) ritrovato: Palacio ha deciso di lasciarsi alle spalle mesi turbolenti.

È un inizio shock per l’Inter, alla Lazio bastano meno di due minuti per colpire: un cross dalla sinistra di Radu diventa preda di Felipe Anderson che controlla, brucia Ranocchia e trafigge Handanovic. Ledesma calibra un lancio perfetto: la deviazione aerea di Juan Jesus favorisce l’autore del gol che, sfruttando la mancata copertura di Nagatomo, calcia al volo senza, però, inquadrare la porta. I nerazzurri si svegliano, ma il tiro di Guarin non impensierisce Marchetti. Nagatomo, dopo un triangolo con Kovacic, trova una deviazione che gli sporca il suo tentativo. Guarin, sempre da fuori area, scarica un destro potentissimo vicino all’incrocio. La Lazio non perdona: Ranocchia perde un duello aereo con Lulic e Felipe Anderson sfonda in campo aperto per poi saltare Juan Jesus e raddoppiare. Bocciato Dodò che lascia il posto a Medel. 

Nella ripresa, Mancini riparte dal 4-3-1-2: Icardi spreca un ottimo suggerimento di Kovacic, poi Marchetti si supera sulla botta di Kuzmanovic. Kovacic scaglia un bolide da fuori e piega le mani a Marchetti per l’1-2. Su una punizione ben calciata dal neoentrato Bonazzoli, la sponda di D’Ambrosio favorisce Palacio per il colpo d’esterno che vale il pari. Un tiro a giro di Mauri e un colpo di testa di Kovacic, sventato da Marchetti, chiudono la gara.

Sezione: Notizie / Data: Lun 22 dicembre 2014 alle 08:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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