Il risultato che non ti aspetti. Uno 0-0 sorprendente, ma non per questo ingiusto. Il Napoli ha fatto di più, ai punti avrebbe meritato la vittoria. Ma il nuovo Chievo di Di Carlo s'è difeso con le sue armi. Con organizzazione, dignità e lucidità. E ha finalmente cominciato a muovere la classifica dopo aver annullato la penalizzazione.

Che la partita non sia segnata lo si capisce fin dai primi istanti. L'atteggiamento del Chievo è quello di una squadra che sa di dover voltare pagina se vuole ancora credere nella salvezza, e sa di doverlo fare subito. Di Carlo è bravo a sfruttare un Napoli molto offensivo, troppo leggero al centro del campo. Fa valere la superiorità numerica e la maggiore fisicità dei suoi mediani. Un atteggiamento favorito dal campo pesante e che permette al Chievo di rispondere colpo su colpo ai padroni di casa. Ne esce un primo tempo molto equilibrato, in cui i padroni di casa hanno le loro occasioni ma gli ospiti non sono da meno. Ci prova Callejon, risponde Obi. Attacca il Napoli, riparte il Chievo. Un leitmotiv che si ripropone per tutta la frazione e quando, come al 43esimo, la difesa del Chievo si fa trovare impreparata ci pensa un Sorrentino impeccabile a metterci una pezza.

Nella ripresa, il Napoli torna in campo con maggiore mordente. Ricordate l'inizio di secondo tempo col PSG al San Paolo? Ecco, un qualcosa di molto simile. Gli azzurri cominciano a collezionare occasioni a ripetizione, ma a differenza di quanto capitato nell'ultima gara di Champions il gol non arriva. Insigne si divora un gol fatto e colpisce un palo, Mertens ci prova a più riprese e Callejon - il giocatore del Napoli che ha più spazi per far male - conferma lo scarso feeling con il gol di questo avvio di stagione.
Il Chievo riparte meno, ma le mosse di Di Carlo che inserisce Kiyine e Stepinski risultano comunque quelle giuste per dar fiato alla squadra ogni qualvolta che ce n'è la possibilità. Il finale è un lunghissimo assedio. Al Napoli mancano le energie e le idee per fare la differenza, manca il manto erboso giusto (era pesantissimo) per far prevalere la tecnica. La squadra di Ancelotti ci prova con le palle alte, ma anche la fortuna è voltata dall'altro lato. Tanti appunti che si tramutano in musica per le orecchie di Di Carlo, che alla vigilia aveva chiesto una squadra concentrata e aggressiva. Ed è stato soddisfatto con un preziosissimo pareggio.

Sezione: Notizie / Data: Dom 25 novembre 2018 alle 18:01
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print