L'Inter perde anche contro il Bologna e si attira addosso la pesante contestazione di San Siro. Traballa ancora di più la panchina di Spallettiche ogni minuto che passa perde un estimatore nell'ambiente nerazzurro. Mihajlovic centra un clamoroso successo esterno che mancava agli emiliani dal dicembre del 2017 e soprattutto ritrova la vittoria che in questo campionato mancava dalla gara interna contro l'Udinese lo scorso 30 settembre.
GNAM GNAM ICARDI - Le squadre non fanno in tempo a stringersi la mano a centrocampo che l'Inter avrebbe già la grande occasione di passare in vantaggio. Il regalo è di Poli, che in modo maldestro sbaglia il passaggio arretrato pescando l'argentino tutto solo al centro dell'area di rigore di Skorupski. Se l'errore del centrocampista emiliano è clamoroso, lo è di più il tiro sbilenco di Maurito che non trova neanche l'esterno della rete a pochi passi dalla porta avversaria.
I FISCHI DI SAN SIRO - Dopo la paura iniziale, è il Bologna a prendere maggiore coraggio con prima Orsolini con un bel mancino da fuori area, e poi Santander con un colpo di testa di poco fuori, a creare i pericoli maggiori. Il clima allo stadio milanese è surreale per la squadra di Spalletti perché bastano due minuti di possesso palla avversario per far partire i fischi da tutti i settori dopo il silenzio iniziale. Nessun coro, solo mugugni e qualche applauso. Quel che è certo è che la squadra di Mihajlovic non dà la sensazione di essere venuta al Meazza con l'idea di diventare una vittima sacrificale.
FIDUCIA E VANTAGGIO - La squadra di Mihajlovic continua a prendere fiducia fino ad arrivare al gol. E' sempre Santander a creare grattacapi alla difesa interista, prima sfruttando un bell'assist di Soriano per poi calciare in porta e trovare la risposta di Handanovic; poi portando in vantaggio gli emiliani con una grande spizzata su angolo da sinistra di Pulgar. Il Ropero è il condottiero che capeggia un Bologna coraggioso e l'Inter non riesce a contrastarlo.
FANTASMI NERAZZURRI - Il primo tempo termina con un'altra occasione sprecata malamente da Icardi al 42' e con il Bologna che con grande coraggio continua a mettere in difficoltà la retroguardia nerazzurra, soprattutto in contropiede. San Siro, che non ha cantato cori d'incitamento per tutto il primo tempo, fa ricadere una pioggia di fischi sulla squadra di Spalletti quando Pasqua fischia due volte. Adesso tocca al tecnico di Certaldo trovare una soluzione, mentre Mihajlovic può essere soddisfatto dei primi 45' minuti del suo nuovo Bologna.
L'INTER CRESCE - La ripresa inizia con i nerazzurri più attivi nel pressing e, grazie al cambio tra Candreva e Lautaro, anche più pesanti in fase offensiva. La linea interista sale mettendo sotto pressione un Bologna meno intraprendente ma comunque sempre ben messo in campo, soprattutto in fase di contropiede. A dire il vero le occasioni da gol, nei primi 20 minuti della ripresa, sono comunque pochissime, ma la sensazione è che adesso l'Inter possa quanto meno trovare la via del pari.
CRAMPI E DISPERAZIONE - Passano i minuti e l'Inter continua a cercare un pareggio che però non arriva. Molti giocatori del Bologna non sono al meglio, hanno i crampi e i cambi di Mihajlovic sono forzati proprio per questo motivo. Dall'altra parte, è sempre la disperazione a muovere le mosse di Spalletti, che a un quarto d'ora dalla fine manda in campo Ranocchia, al suo esordio in Serie A quest'anno, schierandolo come punta centrale insieme a Icardi.
NIENTE DA FARE PER L'INTER - Nonostante i tanti attaccanti in campo e i continui cross nell'area di rigore del Bologna, i nerazzurri si rendono pericolosi sporadicamente solo grazie a una girata casuale di Ranocchia parata da Skorupski e da un tiro nel finale di Lautaro Martinez uscito di poco a lato. Troppo poco per i nerazzurri che permettono così agli emiliani di festeggiare e di tornare a correre con convinzione verso una salvezza che pareva già destinata a sfumare.
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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