Nella giornata di ieri, Alberto Rigotto, Responsabile dell’Udinese Calcio, ha parlato ai microfoni del canale tematico friulano. Nell’intervista, riportata anche su Udinese.it, il dirigente friulano ha parlato dei lavori riguardanti lo Stadio Friuli: “Sono iniziati il 6 giugno, ogni giorno è importante. Mi sono confrontato con uno degli ingegneri che mi ha comunicato che abbiamo guadagnato dieci giorni rispetto al cronoprogramma. Ringrazio le ditte. Se l’impegno dovesse rimanere tale e se il tempo ci aiuterà, dovremmo farcela a completare il terreno di gioco per fine luglio, massimo inizio agosto. Quindi, molto probabilmente, non ci sarà alcun problema per le prime gare di campionato”.

L’uomo di fiducia della società bianconera ha parlato anche dell’apporto di Giampaolo Pozzo, presente, al pari di tutto lo staff, quotidianamente allo Stadio Friuli per visionare il cantiere: “Pozzo non è vicino al progetto, ci è dentro. È sempre qui. È parte non integrante, ma sostanziale: controlla tutto, vede tutto. È un supporto ed è davvero importante per noi averlo sempre vicino. Lui, come tutti noi, ha fatto e sta facendo uno sforzo importante, assieme ai tifosi. Chiederemo uno sforzo anche a loro: sarà un anno e mezzo di passione, con grandi sacrifici per tutti. Noi, però, lo stiamo facendo per loro. Vogliamo che questa divenga la vera casa dei nostri tifosi, desideriamo rivederli in tanti. Questo grande sogno vale la ‘candela’. Da tre giorni sono terminati i lavori di smantellamento e si è cominciato a costruire. Si comincia a vedere lo stadio dei prossimi decenni: è il primo pezzo del Nuovo Friuli”.

Infine, il punto sulla situazione del Nereo Rocco di Trieste: “Eravamo là ieri. Dopo la delibera abbiamo concordato tutti i passaggi e ricevuto l’ok da parte di tutti. Sono appena iniziati i lavori anche lì. Abbiamo ricevuto un’accoglienza eccezionale. Sono contenti, a parte qualche sparuta minoranza, con cui parleremo. Riportiamo il grande calcio in una grandissima platea, sapendo di essere in casa d’altri e pertanto portando il massimo rispetto, entrando in punta di piedi. In 10 giorni dovremo finire i lavori per essere pronti, entro il 15 luglio, al sopralluogo della Uefa”.

Sezione: Notizie / Data: Lun 24 giugno 2013 alle 16:20
Autore: Simone Zompicchiatti
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