Stafano Okaka è intervenuto ieri ai microfoni di Udinese Tonight per commentare le ipotesi sulla ripresa degli allenamenti e del campionato, oltre che per dire la sua sul taglio degli stipendi ai calciatori.



"Finire il campionato in estate? Ci sono tante ipotesi, ma in questo momento è difficile fare previsioni. Prima di tornare in campo bisognerà risolvere anche degli aspetti logistici, legati per esempio alle trasferte: ci vorrà la certezza che dove si va a giocare non ci sia più alcun contagio. Bisogna tornare alla normalità su tutti i fronti.
Venti giorni di allenamento possono bastare per riprendere la forma, se ciò sarà necessario per stringere i tempi. Solitamente il ritiro precampionato inizia a un mese dalla prima giornata, ma in questo caso arriveremmo da un periodo di inattività molto più lungo. Molti club, inoltre, devono mettere in conto di affrontare una stagione intensissima tra campionato e coppe e questo implica che la preparazione debba essere molto ben curata. Quando ti alleni hai sempre una data precisa da porti come obiettivo per arrivare al top della condizione. Finché non si saprà con certezza quando si tornerà a giocare sarà più difficile anche capire il reale stato di forma di ogni giocatore.
Ridurre gli stipendi per far fronte all'emergenza è un'ipotesi lecita. Il calcio si sta muovendo in tutte le direzioni per arginare una possibile crisi ed è giusto che ognuno faccia la sua parte. Sono convinto che la solidità del sistema Udinese emergerà in questo periodo di difficoltà, la società ha i mezzi per andare avanti senza chiedere aiuti grazie all'oculata gestione manageriale che l'ha sempre contraddistinta. Se poi il club chiederà una mano a noi calciatori non ci saranno problemi.
L'Udinese è una società molto presente nella vita di noi giocatori. Da quando è iniziata la sosta forzata abbiamo puntualmente ricevuto a casa tutto ciò che ci serve per portare avanti la preparazione, dall'attrezzatura ginnica agli integratori e ai programmi alimentari. Non è facile trovare una squadra con tale organizzazione. 
Sono contento che il mio ruolo nello spogliatoio venga riconosciuto. Cerco di mettere la mia esperienza a servizio del gruppo, ma è solo grazie alla compattezza di quest'ultimo che si riesce a raggiungere determinati risultati. Quest'anno abbiano sicuramente raccolto meno di ciò che meritavamo. Nelle ultime 7-8 partite abbiamo prodotto una mole di gioco notevole ma ciò non è bastato a evitare alcune sconfitte. "

Sezione: Notizie / Data: Mar 31 marzo 2020 alle 10:25
Autore: Jessy Specogna
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