Nell'ultima sessione di mercato il nome di Luis Muriel è stato accostato a diversi grandi club europei. Il talento del colombiano, peraltro espresso solo a sprazzi nel corso dell'ultima stagione, ha stuzzicato le fantasie delle squadre in cerca di un attaccante di qualità, ma l'Udinese ha rimandato ogni discorso sull'eventuale cessione del suo gioiello alla prossima estate. Tra i tanti allenatori interessati c'è anche Vincenzo Montella, tecnico della Fiorentina, che in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport-Stadio ha parlato anche della punta bianconera.

LJAJIC – “Adem è un buon giocatore che può diventare un campione. Deve solo capire come gestirsi, giusto per non rischiare di restare n talento incompiuto”.

MURIEL – “L’Udinese sa bene come vendere e valorizzare i suoi talenti. Non mi risulta nessuna opzione della Fiorentina, magari”.

LETO – “Lo abbiamo seguito e lo seguiremo ancora (ride, ndr). È un giocatore tecnico, fisicamente molto forte. Lo avevo visto giocare sempre a sinistra, eppure a Firenze col Catania era a destra”.

IL CONTRATTO FINO AL 2017 – “Sono fedele. Se sto bene in una realtà e se le idee viaggiano di pari passo, perché mai dovrei cambiare?”.

COME HO COSTRUITO IL MOSAICO FIORENTINA – “Abbiamo iniziato dai dettami della società. Prima è stata costruita una squadra in grado di garantire bel gioco e divertimento. Quest’anno abbiamo…ultimato il lavoro andando a cercare elementi meno funzionali all’idea di partenza ma necessari per il salto di qualità”.

IL DIFETTO DI GOMEZ – “E’ troppo generoso. Pazzesco ma vero. A Genova, io sul 3-0 non sarei andato a cercare il compagno in area, fosse solo perché era impossibile scovarne uno libero da marcatura. Mi ha stupito, non me lo aspettavo così. Anzi, a volte dovrebbe pure capire che si tratta di un eccesso di zelo”.

ROSSI – “Dovremo essere pazienti tutti. Io e lui per primi. Va frenato lui e devo frenarmi io. Non si tratta di avere paura di ricadute o di piccoli infortuni: i fastidi fisici non vanno curati, vanno evitati”.

NETO – “Non ho dubbi che col tempo correggerà gli errori. È pure bravo con i piedi. Onestamente, non vedo uno meglio di lui, anche se tra i pali quello che conta solo le parate, non i rilanci”.

PERCHE’ MONTELLA PUO’ RILANCIARE VARGAS – “Perché decidere di ridursi della metà l’ingaggio è un segnale decisivo, una decisione non semplice da prendere. L’ho visto motivato. Ha ritrovato pure la Nazionale”.

COSA RAPPRESENTA BORJA VALERO – “E’ la squadra”.

MONTELLA TECNICO DEL TERZO SCUDETTO, COSA PENSO – “Che mi auguro di non essere troppo vecchio… e spero abbiano ragione”.

COSA HA RAPPRESENTATO LA SCONFITTA COL GRASSHOPPERS – “Una lezione decisiva. Senza quella sconfitta non credo che avremmo visto mai la Fiorentina che ha battuto il Catania. È stato un passaggio importante, perché la squadra ha imparato la lezione. Se la ricordassero sempre, sarebbe perfetto”.

Sezione: Notizie / Data: Dom 08 settembre 2013 alle 11:00
Autore: Pier Francesco Caracciolo
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