UDINE. D’accordo, fa male perdere in pieno recupero come hanno sottolineato in casa friulana nel dopo partita di Torino. Ma a guardare i numeri della sfida, il coro di commenti avrebbe potuto anche aggiungere una strofa di questo tenore: «Fa rabbia non segnare quando si hanno ottime occasioni per farlo».
Già, perché gira che ti rigira, prima di subire il gol di Llorente al 91’ l’Udinese ha avuto eccome le sue occasioni, sprecandole come era accaduto a Catania. Anzi, rispetto all’imprecisione palesata in Sicilia, e con la Fiorentina, allo Juventus Stadium Di Natale e compagni hanno inquadrato molto più lo specchio della porta (5 volte) sulle 8 conclusioni complessive.


Buffon è stato decisivo tre volte, come Brkic, ma l’Udinese è stata poco incisiva in quegli attimi così decisivi. E la Juve? Ci ha provato 18 volte inquadrando lo specchio solo 6 di queste (gol incluso), con 8 tentativi di Tevez e solo 2 di Llorente.
Tuttavia, la partita ha detto anche che la Juve ha avuto il 62% di possesso palla e il 77.53% di vantaggio territoriale (percentuale sui livelli del Barça di Guardiola) con il 47% di presenza con palla in mediana e il 31% in attacco, laddove l’Udinese invece si è fermata al 10%.
Inoltre la Juventus ha rischiato più passaggi (569/345), è andata più volte al cross (36) rispetto ai 12 dell’Udinese, che da parte sua non è invece mancata sul piano della “garra”, della battaglia agonistica chiudendo con il 61% dei contrasti vinti (66% la Juve) e con 9 falli provocati, come quelli fischiati contro la Juventus.

Sezione: Notizie / Data: Mar 03 dicembre 2013 alle 11:15 / Fonte: Di Stefano Martorano per il Messaggero Veneto
Autore: Redazione TuttoUdinese
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