Pierpaolo Marino ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport.

«Il ricorso? Questa è materia di avvocati. Ma se è stato depositato il reclamo vuol dire che ci sono fondati motivi. Quella di domenica è stata una partita fantasma. Abbiamo dovuto chiamare dei ragazzi che stavano a casa sul divano dicendogli di venire la domenica mattina alle 10 in ritiro per giocare. L’autorità sanitaria ci aveva bloccato l’attività fino al 9. Da una settimana questi calciatori non si allenavano. Beto si è negativizzato all’ultimo, con tampone e conseguente visita cardiologica. Non giocavamo una partita dal 18 dicembre a Cagliari e pure la Primavera era ferma da tempo».


«Avrei fermato il campionato per due turni. Il giorno della Befana. Già quattro partite erano saltate, compresa la nostra. Dovevamo andare a Firenze. Era la soluzione migliore. Rinviavi tutto e riflettevi al meglio sulla situazione che si è creata».

«Se ci sono i provvedimenti della Asl perché hai tanti giocatori positivi si interrompe l’attività. Se ne hai 11-12 come fai? Fai come al torneo dei bar dove al mattino si fanno le convocazioni in spiaggia e la sera poi va a giocare? La regola dei 13 disponibili più un portiere non sta in piedi. Perché tra i 13 vengono conteggiati tutti quelli che non hanno il Covid, anche gli infortunati. Le faccio un esempio: Pereyra è fuori per tre mesi con la spalla a pezzi e per questa regola sarebbe tra i disponibili».
Sezione: Notizie / Data: Mar 11 gennaio 2022 alle 12:31
Autore: Jessy Specogna
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