Il Corriere della Sera ha condotto un indagine sulla proprietà della squadra che ha fatto emergere una serie di società controllate da altre a loro volta le quali sarebbero a capo del’Udinese spa. Sorgono così vari interrogativi sulla famiglia Pozzo e la loro holding sportiva.

Sembra infatti che che l’Udinese spa sia sotto il controllo dalla società Gaspar, controllata a sua volta dalla Kalmuna, la quale avrebbe forti legami con la Clmg, che dovrebbe essere all’origine di questo “labirinto”. I particolari più interessanti dicono che questa serie di società porterebbe in Lussemburgo (forse per ragioni fiscali) e soprattutto non condurrebbero direttamente al nome di Gino Pozzo. La società replica fermamente che la proprietà della squadra è esclusiva della famiglia Pozzo, ma rimangono numerosi interrogativi a riguardo, tanto più che la Clmg secondo il Messaggero Veneto sarebbe controllata da due società oltreoceano (la Global service Overseas inc. e la International Business Service inc), che hanno sede a Panama City (altro paradiso fiscale).

Su questa vicenda ha detto la sua anche franco Soldati: “Siamo contrariati da un’ulteriore notizia di stampa, che lascia trasparire dubbi sull’azionariato della società che presiedo. Si tratta di notizie uscite già in passato e che non hanno alcun fondamento. Nessun dubbio sulla proprietà dell’Udinese: l’azionista di riferimento è Gino Pozzo. Esattamente come accade per il Watford, la società di proprietà della famiglia che gioca nella Premier inglese. Il calcio ha ben altri problemi che questo”. L’assenza di spiegazioni fa quindi rimanere in piedi i dubbi su chi e dove sia effettivamente coinvolto nella gestione della società oltre alla famiglia Pozzo. Lasciamo al lettore le varie riflessioni che sorgono da ciò.

Sezione: Notizie / Data: Mer 21 ottobre 2015 alle 16:00 / Fonte: Calciogazzetta
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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