Questa Coppa Italia non funziona, va riformata. E ce lo dimostrano, per l’ennesima volta, due episodi: le tribune semivuote dello Stadio Meazza e, al tempo stesso, i quasi 6000 tifosi del Crotone stipati al primo anello verde.

Posto l’evidente appunto che il problema di questo Paese è certamente culturale ancor prima che di ‘formula’ – vedi tifosi della curva del Milan che, al temine dei 90, se ne vanno a casa… – compito della Lega, che di fatto lavora come un'industria dello spettacolo, sarebbe di quello di lavorare affinché si possa rendere lo spettacolo migliore… e al tempo stesso contribuire, nel corso del tempo, a mutare quella cultura sportiva a oggi piuttosto povera. Non serve una rivoluzione copernicana, ma un semplice restyling… esattamente come quello fatto anni fa quando finalmente si decise di cancellare l’estenuante formula andata/ritorno (incomprensibilmente però ancora tenuta a livello di semifinali). 

Si introduca l’obbligo per le teste di serie alla prima partita in trasferta
Si introducano le teste di serie almeno un turno prima

Se il Crotone è stato in grado di portare il Milan ai supplementari nel deserto di San Siro, cosa sarebbe successo a livello di atmosfera davanti ai 9631 spettatori che certamente avrebbero affollato l’Ezio Scida?

Il prodotto, al di là del più o meno presente equilibrio o della tensione calcistica proposta, sarebbe televisivamente anche più appetibile. Il concetto è quello che ha reso grande il campionato inglese: ancor prima della qualità in campo, diamo atmosfera e uno stadio pieno. La teoria si basa su questo semplice assunto: ‘se la gente non guarda questa partita allo stadio, perché dovrei farlo io da casa?’

E proprio dagli inglesi c’è da importare anche un cambio di formula. L’FA Cup ci insegna che ai primi due turni giocano le squadre di League One e League Two (la nostra LegaPro), poi dentro Premier e Championship. Subito. Una squadra di Premier quindi, per arrivare ad alzare il trofeo calcistico più antico al mondo in quel di Wembley, ha 6 partite secche da portare in fondo (senza contare gli eventuali replay match in caso di pareggio). Una delle 8 teste di serie in Italia, invece, ne ha solo 5, compreso tra l’altro l’inutile – e incomprensibile – andata/ritorno di semifinale. Insomma, via anche quello e dentro tutti per lo meno un turno prima. Basterebbe poco insomma. E si potrebbe per lo meno provare con un biennio di sperimentazione. A chi infine contesta la poca parzialità di un turno obbligatorio fuori casa per le teste di serie, rispondiamo con una domanda: il concetto non è stato fin qui lo stesso a parti inverse? 

La cosa non vi convince comunque? Si introduca allora, dagli ottavi in poi, un sorteggio anche per il campo. E magari si utilizzi la formula della Coppa Davis (Tennis): a ogni incrocio, il campo si alterna. Per intenderci: se Milan-Crotone si è giocata quest’anno a San Siro, al prossimo sorteggio di queste due insieme – sia il 2017 o il 2081 – si giocherà a Crotone.

Sezione: Notizie / Data: Mer 02 dicembre 2015 alle 19:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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