Nell’ultima partita di campionato, l’Udinese è tornata a sorridere. Sono infatti arrivati tre punti importantissimi per la classifica, anche se siamo appena alla 5^ giornata. La squadra ha fatto la partita per quasi tutti i 90’, anche se, alla fine, per sbloccare il risultato ci è voluta una prodezza su punizione del capitano Totò Di Natale con la complicità di Calaiò. I bianconeri hanno trovato di fronte una squadra che ha pensato più a difendersi che a giocare, e infatti per tutto il match, o per lo meno fino al gol dell’1-0, il Genoa ha difeso con nove uomini. Certamente non è un bel vedere, il calcio è bello se giocato; ma, si sa, in Italia capita non di rado di assistere a questi atteggiamenti da parte delle squadre. Ma il dato più importante a fine gara, è stato che per la prima volta in questa stagione (in partite ufficiali) l’Udinese non ha preso gol. E’ vero, il Genoa ha tirato solo due volte, ma è comunque un segnale positivo.

La porta, come sempre, era difesa da quel Kelava spesso (per non dire sempre...) criticato per i gol subiti. Il portiere croato, non esente da colpe sia chiaro, ha vissuto indubbiamente una situazione difficile in questo inizio di stagione; l’Udinese aveva infatti deciso di portarlo in Friuli come secondo portiere, per permettergli di inserirsi e crescere gradualmente. Cosa fondamentale, se si pensa che ha sempre giocato in Croazia dove il livello non è quello della serie A. Ma, a causa dell’infortunio di Brkic, Kelava si è trovato improvvisamente titolare di una squadra importante, in una realtà diversa da quella a cui era abituato, in un momento “critico” (qualificazione all’Europa League). Non il debutto che tutti si aspettano. Lo staff dell’Udinese deve certamente lavorare sul portiere, ma la partita con il Genoa è il punto da cui ripartire.

Sezione: Notizie / Data: Gio 26 settembre 2013 alle 20:20
Autore: Davide Gani
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