Josè Altafini, uno dei maggiori bomber della storia della nostra Serie A con 216 gol fatti, ha rilasciato una lunga intervista al "Messggero Veneto".

Altafini, che consiglio si sente di dare a Di Natale?

«Quello del calciatore non è un mestiere come gli altri. Se uno come lui è arrivato a giocare fino a 38 anni significa che ama questo sport. Se si diverte ancora non deve smettere».

Domenica a Verona è entrato a gara in corso ed è stato decisivo. Può ritagliarsi questo ruolo?

«Io credo di sì perchè gli permetterebbe di allungargli la carriera e di essere ancora decisivo. Ma deve essere lui ad accettarlo».

Ha visto il gol al Verona?

«Sì, bellissimo, ma il suo talento non è in discussione. Di Natale ha sempre segnato gol apprezzabili dal punto di vista estetico».

Adesso è a quota 206 gol in serie A, lei e Meazza lo sopravanzate di dieci lunghezze. Può raggiungervi?

«Se è vero che Di Natale è andato in doppia cifra nelle ultime nove stagioni non vedo perchè non possa farlo anche nella decima. Può raggiungere il sottoscritto e Meazza ma cambia poco, il vero record rimane quello di Piola. Il mio vero record al quale tengo è un altro».

Quale sarebbe?

«I 14 gol segnati in 9 partite nella Coppa dei Campioni edizione ’62-’63. Oggi i vari Messi e Ronaldo giocano molte più partite».

Di Natale ha segnato i suoi 206 sei gol con Empoli e Udinese. A suo avviso avrebbe potuto essere altrettanto prolifico anche se avesse giocato in un club di primissima fascia?

«Se uno è capace a fare gol li fa sia con le grandi che con le piccole. Per me è un peccato che un giocatore con la classe di Di Natale non abbia giocato in un club di prima fascia».

Sezione: Notizie / Data: Mar 05 maggio 2015 alle 11:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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