Il Napoli incalza? La Roma ha la risposta pronta e all’Olimpico, tra continui colpi di scena, manda alla fine l’Udinese al tappeto per effetto del 233° gol in Serie A di capitan Totti e degli acuti di Destro e Torosidis, in fondo ad una sfida in cui gli ospiti riaprono per due volte il match con Pinzi e Basta. Così, non senza difficioltà, i giallorossi mantengono il secondo posto in solitudine e le distanze (3 punti) dagli azzurri di Rafa Benitez. Tra gli protagonisti di Rudi Garcia anche De Sanctis (che salva due volte i compagni con due splendide parate in tuffo su Di Natale).
A VISO APERTO — Nella notte in cui rientra Totti (assente dal derby con la Lazio del 9 febbraio) e i giallorossi indossano prima del match una maglia arancione per incoraggiare l’infortunato Strootman, Garcia piazza Pjanic sulla trequarti, sebbene il capitano allarghi di continuo il suo raggio d’azione alla ricerca di palloni giocabili. I padroni di casa sono subito pericolosi al 2’ con Destro, sul cui tiro Scuffet si mostra pronto alla deviazione in angolo. La svolta al 21’ quando Totti, raccogliendo una respinta di Scuffet su conclusione di Gervinho, colpisce all’altezza del dischetto e trova l’angolo giusto: il gol numero 233 in Serie A manda in visibilio il pubblico romanista. L’Udinese, ferita nell’orgoglio, reagisce e attacca con Badu al 28’: De Sanctis deve stoppare il suo tiro con i piedi (angolo). Ma la Roma riprende subito il comando delle operazioni e raddoppia 2’ dopo con Destro su assist di Gervinho: l’attaccante dribbla pure Scuffet prima di depositare in rete. In una gara che si fa ancor più avvincente, sale in cattedra anche De Sanctis, eccellente in tuffo sul tiro a giro dal limite dell’area di Di Natale (che si complimenta apertamente col portiere per l’intervento prodigioso), mentre è da dimenticare la replica di Basta: un tiro svirgolato da principiante. Poi altre due iniziative di Pereyra da registrare (la prima delle quali sfociata in un tiro alto sopra la traversa di Di Natale) prima della fine del primo tempo.
BATTAGLIA — Nella ripresa i due tecnici confermano gli undici della prima frazione.

A sorpresa, è l’Udinese a passare al 6’: Allan sdradica un pallone a Totti, la ripartenza dei bianconeri è fulminea e Pinzi in contropiede fulmina in diagonale De Sanctis riaprendo la partita. Ancora Udinese, complice una nuova amnesia dei padroni di casa (errore di Nainggolan): è di nuovo il portiere giallorosso a salvare su Di Natale al 10’. Garcia alza la voce a bordo campo e i suoi ragazzi riprendono a guadagnare metri di campo, strappando applausi quando giocano in velocità. Ci provano Destro, Totti e Gervinho, ma l’Udinese (due volte con Widmar) riesce a chiudere ogni spazio. Ma la squadra di Guidolin deve subire al 23’: il sinistro potente di Torosidis dalla distanza finisce in rete alla sinistra di Scuffet in quello che sembra per esultanza il gol della vita del terzino. Certo, l’Udinese non molla mai e l’onnipresente Di Natale costringe De Sanctis all’ennesimo colpo di reni. Pure Allan potrebbe finire nel tabellino dei marcatori, su assist di Totò al 30’, se sul più bello non fallisse l’aggancio in piena area di rigore. Ma il colpo vincente riesce alla fine a Basta al 34’ di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La Roma cala vistosamente sul piano atletico e, nonostante le difficoltà evidenziate in difesa, riesce a ormeggiare in porto una vittoria fondamentale (incredibile poi l’errore sottoporta di Florenzi nei titoli di coda). Per l’Udinese un amaro verdetto, malgrado l’innegabile impegno: i bianconeri devono ancora lottare per raggiungere la quota salvezza.
 

Sezione: Notizie / Data: Mar 18 marzo 2014 alle 10:45 / Fonte: gazzetta.it
Autore: Redazione TuttoUdinese
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