Danilo e soprattutto Di Natale, certo, ma non solo loro. Il successo dell'Udinese sul Cagliari è maturato anche grazie alle scelte di Francesco Guidolin, bravo ad adottare le giuste contromisure di fronte alle novità proposte del collega rossoblù. Come spiega La Gazzetta dello Sport, Diego Lopez aveva visto lontano: con la squadra friulana che dietro insiste a tre, di recente modulo col fiatone, niente di meglio che un tridente purissimo. Teoricamente corretta, la scelta sbatte sullo squilibrio tra i protagonisti: Ibarbo è l’unico a puntare l’orizzonte, seguendo la prima stella a destra, mentre gli altri aspettano invano che sorga il sole.

Così è facile per Guidolin impostare la doppia gabbia e sgonfiarlo: appiccicandogli addosso Gabriel Silva e aggiungendo Allan quando l’esterno avanza. Insomma, il gioco del chiudersi e ripartire in velocità, sotto la regia di Nainggolan, sfuma presto. Né Lopez, a corto di soluzioni, trova la mossa alternativa. Solo due occasioni, quasi casuali: un cross di Murru che scheggia la traversa, un «buco» di Danilo, unica battuta a vuoto, non sfruttato da Ibarbo.

Sull’altra panchina Guidolin è più ispirato nell’agitare la scacchiera. Intanto rinuncia al deludente Pereyra, a Badu, Muriel e Maicosuel, ed è premiato dalle risposte del moto perpetuo Pinzi, dalla duttilità di Lazzari e dal fiato di Nico Lopez che si procura la prima punizione fatale (33’ p.t.). Nel secondo tempo, poi, trasforma il 3-5-2 (virato in 3-4-2-1 dopo il gol) in un 4-2-3-1 per comprimere gli spazi del Cagliari, intasando il centrocampo con il gran lavoro di Basta. Se poi Di Natale mette
una punizione delle sue (8’ s.t.), diventa tutto ancora più facile.

Sezione: Notizie / Data: Lun 07 ottobre 2013 alle 12:00
Autore: Pier Francesco Caracciolo
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