La carica arriva dal «Direttore». Daniele Pradè, ds dell’Udinese, nelle difficoltà si esalta. La squadra è rimasta in silenzio, il tecnico Davide Nicola, per ora, parla solo in conferenza. C’è bisogno di concentrazione. Ma il ds non si tira indietro alla vigilia della sfida decisiva col Frosinone. «Questa, come quelle con Spal e Cagliari. Ci giochiamo tanto. Sono le tre partite più importanti. Abbiamo fatto un mese di lavoro col nuovo allenatore. Abbiamo vinto con la Roma e pareggiato fuori col Sassuolo. Siamo inciampati con un’Atalanta che va a tutta e abbiamo perso per un rigore con l’Inter dopo aver avuto una grande occasione. Chiaro che adesso servono i punti».

Avete rinnegato la scelta di un allenatore straniero, diverso, come Julio Velazquez, tornando al made in Italy. «Inutile parlare ora del passato. Serve concentrarsi sul presente; abbiamo avuto infortuni gravi, ora Samir, ma noi siamo sempre propositivi».

Come sta Lasagna? C’è qualche problema? Mentre De Paul è esploso... «Ci ha trascinati con la Roma, ma in estate abbiamo parlato e ci siamo detti: “se non vai in Nazionale è un fallimento”.

E’ tanto forte, lo sta dimostrando. Lasagna è un punto fisso». C’è stato un cambio di passo con l’arrivo di Nicola? «Ci ha dato compattezza, unione e lavora tanto. Un cambio di passo c’è stato. L’ambiente friulano è con noi e la cosa più bella è che a Ferrara verranno mille tifosi al seguito. C’è amore, passione e appartenenza».

Al mercato di gennaio? «Non dobbiamo comprare. Siamo a posto. I nostri acquisti saranno Barak, Badu e Ingelsson che rientrano dagli infortuni. Poi chiaro che Pontisso, Micin e Koulibaly andranno a giocare e a fare esperienza»

Sezione: Notizie / Data: Sab 22 dicembre 2018 alle 11:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @Sbentivogli10
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