Edoardo Garrone, vice presidente della Sampdoria, avversaria di questa sera dell'Udinese, ha parlato ai colleghi del Secolo XIX analizzando la stagione dei blucerchiati e la sfida con i friulani di stasera e provando ad elencare le somiglianze che, secondo lui, ci sono tra le due società.

Per prima cosa, il figlio del presidente Riccardo ha voluto tessere le lodi di un allenatore, Ferrara, che forse troppo presto era stato messo in discussione: "Si diventa campioni solo se si è grandi uomini, e Ciro è un grande uomo, un signore. Lo si è visto nel momento di massimo sconforto: abbiamo perso sette partite di fila ma lui non si è scomposto, ha continuato a caldeggiare le sue idee e ci ha portato fuori dalla crisi. Verranno sicuramente momenti difficili ma la strada intrapresa è quella giusta".

La strada imboccata dalla società blucerchiata, invece, sembra puntare forte sui giovani: "Siamo una squadra molto giovane e i ragazzi, come dice sempre il mister, hanno bisogno di costanti motivazioni e di esser tenuti sulla corda, è più facile che sbaglino loro piuttosto che un giocatore di esperienza. Ma sono convinto di una cosa: possiamo fare bene  e lo faremo".

Proprio l'obiettivo di arrivare in alto puntando sui giovani è la caratteristica che più accomuna le scelte societarie di Samp e Udinese: "Come organizzazione societaria, come scelta di andare a individuare i prospetti migliori, e anche come relazioni con le altre squadre per far crescere i nostri ragazzi, direi che ci assomigliamo. Loro però sono 15 anni più avanti di noi. Ma se vogliamo essere competitivi in Serie A dobbiamo per forza far crescere i giovani, perchè con i soldi che girano adesso per noi sarebbe altrimenti impossibile essere competitivi".

Per una crescita del settore giovanile sono necessarie strutture adeguate, "ma da questo punto di vista Bogliasco è ormai sottodimensionato", ammette Garrone, "deve essere potenziato e in questo momento stiamo decidendo se investire lì o cercare un altra area dove costruire un centro d'allenamento".

Dove può arrivare, secondo il vicepresidente, la Sampdoria? "Come ho sempre detto, il nostro vero obiettivo è la salvezza. Non bisogna dimenticare che siamo una squadra neopromossa e tra le più giovani del torneo. Per di più, come avevo previsto, la classsifica è cortissima: tolte le prime 6, che si giocheranno scudetto e coppe fino alla fine, tutte le altre sono raccolte in pochi punti, e sto parlando di tutte le altre 14. In queste condizioni, ogni partita rischia di diventare decisiva: è per questo che non bisogna montarsi la testa e bisogna cercare di mantenere sempre i piedi per terra".

Sezione: Notizie / Data: Lun 10 dicembre 2012 alle 13:09
Autore: Andrea Terragni
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