Ciro Esposito, il giovane tifoso del Napoli ferito a Roma prima della finale di Coppa Italia, è morto alle prime ore di questa mattina nel reparto di Rianimazione del Policlinico Gemelli, dove era ricoverato. Le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate ieri, dopo svariati interventi chirurgici che avevano fatto sperare in un miglioramento.  Cosciente quasi fino all'ultimo, era entrato in coma irreversibile. Esposito è morto "per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali", ha precisato Massimo Antonelli, direttore del Centro rianimazione del Gemelli, che ha anche espresso,  nome di tutto il reparto "profondo cordoglio e vicinanza ai genitori di Ciro in questo momento di dolore per la perdita del proprio figlio". Lo zio, basta violenza - "A nome di tutta la famiglia - ha aggiunto lo zio di Esposito - dico a tutti basta violenza". Esposito era rimasto ferito da colpi di pistola a Roma il 3 maggio, vicino allo Stadio olimpico prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Un'infezione polmonare che si è innestata in un quadro clinico già compromesso. Sarebbe questa la causa dell'aggravarsi delle condizioni di Esposito. L'uomo era gia' stato sottoposto ad alcune operazioni, la prima al polmone; era in dialisi e aveva un'attività epatica non pienamente efficiente. L'ultimo intervento il 19 giugno scorso


Allerta forze ordine Roma, si temono raid tifosi - Forze dell'ordine in allerta nella Capitale per l'eventuale arrivo di gruppi isolati di tifosi napoletani  dopo il decesso di Ciro Esposito. Si temono raid e vendette nei confronti della tifoseria romanista. A sparare a Ciro sarebbe stato un ultrà giallorosso, Daniele De Santis.

Sezione: Notizie / Data: Mer 25 giugno 2014 alle 09:00
Autore: Stefano Pontoni
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