Sergio Pellissier in campo dal 1', Antonio Di Natale inizialmente in panchina: ieri pomeriggio, alla lettura delle formazioni, lo stupore del pubblico del Bentegodi è stato grande. Il capitano (in pectore) del Chievo sembrava destinato all'ennesima esclusione in favore di Paloschi-Thereau, coppia d'attacco titolare nel primissimo spezzone del campionato. Quello dell'Udinese, invece, veniva indicato come sicuro protagonista della sfida: nessuno, alla vigilia, ne aveva messo in dubbio la presenza.

Le scelte di Sannino e Guidolin hanno finito per incidere in maniera decisiva sull'esito della partita. Schierato dall'inizio, Pellissier ha ripagato la fiducia del suo tecnico dopo neanche un quarto d'ora, pareggiando con un gol da grande attaccante - un diagonale chirurgico a beffare il non reattivissimo Kelava - l'immediato schiaffo ricevuto da Maicosuel. Dalla parte opposta, invece, Di Natale è rimasto fermo a guardare i suoi soccombere - sia sul piano del risultato che su quello del gioco - per 45'.

Buttato nella mischia dopo l'intervallo, il capitano ha cambiato il volto della sua squadra: "Nel primo tempo non abbiamo fatto bene, soprattutto a livello di testa. Il secondo tempo, invece, non mi è dispiaciuto", ha ammesso Guidolin, che aveva preferito lasciare a riposo il suo uomo migliore in vista del doppio impegno che da qui a domenica prossima vedrà i friulani affrontare Genoa e Atalanta. Con il loro leader - non solo tecnico, ma anche carismatico - in campo, i bianconeri hanno ritrovato vecchie certezze, spingendo con maggiore intensità e sfiorando in più di un'occasione il gol del pari. Forti del vantaggio acquisito quando Di Natale non era in campo, però, i padroni di casa son riusciti a reggere l'urto, portando a casa il 2-1 finale e lasciando Guidolin con un'amara consapevolezza: l'Udinese non è ancora pronta a rinunciare al suo capitano.

Sezione: Notizie / Data: Dom 22 settembre 2013 alle 12:00
Autore: Pier Francesco Caracciolo
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