Max Canzi, vice storico di Beretta e ospite di Udinese Tonight, ha analizzato con lucidità la sconfitta dell'Udinese contro la Lazio, la reazione di Guidolin con un suo punto di vista da allenatore e il prossimo impegno casalingo, contro il Cagliari.
 

Sulla sconfitta con la Lazio e la reazione di Guidolin: "L'Udinese non è mai entrata in campo. Sconcertato è la parola giusta. Il Mister è una persona di grande equilibrio, non bisogna fasciarsi la testa ma è un segnale negativo. Meglio perdere 3-0 una volta che tre volte 1-0. Sarebbe stato difficile per chiunque andare in conferenza stampa a commentare questa partita, non ci si può attaccare a niente, arbitro o episodi. La Lazio ha giocato molto meglio e ha meritato di vincere 3-0"

Guidolin ha detto di non aver riconosciuto la sua squadra... Da allenatore, cosa significa una frase del genere? "E' un messaggio che si manda ai giocatori, di non accettazione di quello che è successo. Bisogna vedere cosa ha detto nello spogliatoio. Di solito gli allenatori d'esperienza sono più duri lì che non in conferenza stampa dove si cerca di difenderli. Ci sono situazioni in cui pur non attaccandoli non ce la si sente di difenderli"

I giocatori devono prendersi le loro responsabilità, il pensiero è che i giocatori siano stati trattati troppo bene... "L'Udinese ha abituato tutti troppo bene, sono anni che fa bene e ricostruisce ogni anno. L'Udinese deve sopravvivere e quindi bisogna sapere che ripartire è sempre difficile. Un giocatore come Di Natale che toglie le castagne dal fuoco non c'è sempre"

Sul campionato? "Campionato equilibrato. E' importante mantenere la concentrazione, ci saranno fasi negative da superare con serenità. Anche il Cagliari era messo malissimo prima del cambio allenatore. Poi hanno trovato il feeling, il canale di comunicazione, la scelta tattica e con il modulo attuale hanno ricominciato a fare punti"

Il giocatore da temere nel Cagliari? "Sicuramente Cossu, uno che fa la differenza"

 

Sezione: Notizie / Data: Gio 29 novembre 2012 alle 13:20
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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