Nella marcia di avvicinamento al match del Bentegodi, in casa friulana si è discusso molto dell'eventualità di cambiare schieramento tattico. Costretto dall'emergenza a chiudere la sfida con il Bologna con la difesa a quattro, lo stesso Guidolin si era sbilanciato, promettendo di ripetere l'esperimento anche in seguito. Salvo sorprese, però, domani i bianconeri partiranno con il consueto 3-5-2: del resto, le variazioni sul tema provate dal tecnico veneto dal suo ritorno ad Udine sono state ben poche.

Come ricorda il Messaggero Veneto, dal 2010 ad oggi i friulani hanno giocato praticamente sempre con la difesa a tre, salvo qualche rara comparsata del 4-4-2 a diamante. L'allenatore di Castelfranco Veneto ha sempre dato la massima importanza all'equilibrio (parola chiave nel suo vocabolario) dei suoi, ma i precedenti di un'Udinese spregiudicata non mancano.

L’Udinese più offensiva è stata quella che lo scorso 3 marzo sbancò Pescara per 1-0 con il gol numero 150 di Di Natale, un gol arrivato grazie a una progressione di Muriel, schierato trequartista a fianco di Maicosuel: In quel 3-4-2-1 figuravano anche Pereyra e Gabriel Silva come esterni più di spinta che di contenimento. Offensivo fu anche il 3-4-2-1 di Parma (vittoria per 3-0), con Zielinski e Pereyra alle spalle di Muriel, con Basta e Gabriel Silva esterni. Facendo un passo indietro, eccoci al 2010/’11. C’è il Palermo al Friuli il 24 ottobre quando nel 3-4-1-2 Guidolin schiera Sanchez, Denis e Di Natale con il cileno a fungere da trequartista. E che Guidolin avesse pensato a schierare tre attaccanti fin dall’avvio lo provano anche la contemporanea presenza di Sanchez, Di Natale e Floro Flores nelle prime due partite di quel campionato, perse entrambe contro Genoa (0-1) e Inter (2-1).

Tornando ai giorni nostri, spiccano il 3-5-2 offensivo adottato nella partita persa 2-3 con lo Young Boys lo scorso novembre, con Ranegie e Di Natale supportati dalla spinta di Basta e Armero sulle fasce e Pereyra e Lazzari centrali, e il 3-3-3-1 adottato con l’Anzhi (1-1 al Friuli), quando alle spalle di Ranègie c’erano Faraoni, Pereyra e Armero, con Badu, Willians e Lazzari stretti in mediana.

Sezione: Notizie / Data: Ven 20 settembre 2013 alle 10:20
Autore: Pier Francesco Caracciolo
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