Ha usato paroli fortissime l'ex Milan, Gennaro Gattuso, per ribadire la sua estraneità alle indagine ed ai fatti legati al giro delle scommesse clandestine, che lo hanno visto ieri coinvolto. Con forza l'ex centrocampista campione del mondo ha dichiarato la sua innocenza. 

"In vita mia non mi sono mai seduto con delle persone a combinare le partite e non ho mai pensato di poter truccare una partita. Non so come si fa, non ci ho mai pensato. Dico una cosa forte: se fosse vera una cosa del genere, sono disposto ad andare in una piazza ed ammazzarmi davanti a tutti. Io non so perdere neppure alla partitina con gli amici e chi mi conosce lo sa. Sono 13 sms ai quali non ho mai risposto. Bazzani lo conosce mezza Serie A. E' un amico come tanti, se non sbaglio ha una ricevitoria a Bologna, ma non ho mai parlato con lui di mettere a posto le partite. Mai. Spero che il magistrato mi senta prima possibile per chiarire la mia situazione. Ma scherziamo? Ho una fondazione, ho dato un milione e mezzo di euro, non faccio pagare i bambini per fare calcio e che faccio? Vado a falsare le partite? Ma sarei pazzo..." Queste le sue parole a Skysport.

In seguito anche l'ex centrocampista della Lazio, Christian Brocchi, ha voluto chiarire la sua posizione, affermando di non essere mai sato coinvolto in questo giro di scommesse illegali e di truffe.

"Francesco Bazzani è una persona che conosco da una decina d'anni come altre centinaia di persone al quale ho regalato biglietti e maglie. E' una persona con cui ho avuto negli anni rapporti per degli accrediti per delle partite. E' un amico di un amico che adesso non c'è più. Tutto è nato da lì, dal fatto che quando aveva dei problemi mi chiedeva un biglietto per vedere le partite, ma io in questo non ci vedo niente di male: ho dato centinaia di biglietti e di maglie. Ho portato agli inquirenti in maniera spontanea i miei due computer visto che quando sono venuti a casa mia per la perquisizione io non c'ero. Senza nessun tipo di problema li ho portati senza nessun timore, senza nessuna paura, senza nessuna vergogna posso mostrare la mia vita. [...] Avranno i contatti, i messaggi, le telefonate... Speriamo, perché io ho fatto dei valori dello sport il motivo della mia vita. Adesso da cinque mesi ho iniziato una nuova avventura, insegno ai mie ragazzi i valori dello sport".

Anche delle partie del'Udinese, come quella cara ai tifosi in casa con la Lazio quando ci si giocava la Champions, sono state poste sotto la lente degli inquirenti. 

 

Sezione: Notizie / Data: Mer 18 dicembre 2013 alle 09:00
Autore: Stefano Pontoni
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