Alex Brunner si è raccontato ai microfoni del sito ufficiale dell'Udinese: "Dei miei inizi ricordo che volevo fare il portiere perchè è un ruolo di responsabilità, non mi piaceva avere un ruolo più marginale, tutti i ruoli sono importanti, ma il portiere lo è ancora di più ed è andata bene, sono vent'anni che ricordo con piacere. L'allenatore dei portieri ricopre un ruolo cruciale, sono coadiuvato da un collega preparatissimo e stimatissimo come Sergio Marcon, lavoriamo insieme ai collaboratori della Primavera per puntare alla crescita di tutti. La spinta per fare l'allenatore mi è venuta vedendo i miei preparatori dei portieri, vedevo che avevo delle idee che magari nessuno fino a quel momento mi aveva proposto e delle metodologie diverse, chiaro che all'inizio devi provare, non puoi sapere se sei veramente in grado, ho fatto una prova ed è andata bene, ho intrapreso questa strada, continuo ad aggiornarmi e mi piace molto. Ho colleghi e amici che conosco e che hanno intrapreso strade anche importanti in squadre che fanno la Champions, ho il piacere di potermi confrontare con loro per migliorare. Chiaro che un portiere può avere più o meno talento, tecnicamente le capacità coordinative aiutano a migliorare la tecnica in maniera esponenziale, chi riesce a mettere in campo meglio le proprie capacità coordinative migliora di più. Ho visto l'anno scorso Bizzarri, nonostante avesse 39 anni e 20 anni di carriera alle spalle in alcuni punti è riuscito a migliorare grazie alla propria volontà.

A mio modo di vedere il portiere deve avere un certo tipo di statura, ci sono anche portieri con una struttura meno importante, ma personalmente non mi piacciono molto, servono centimetri per i movimenti chiesti al portiere e una certa esplosività. Noi in allenamento tentiamo di dare ordine, di codificare delle posizioni, siamo convinti di ciò che proponiamo e chi si allena con noi deve credere in ciò che proponiamo, chiaro poi che quando codifichi certe posizioni poi la scelta finale spetta al portiere. La convocazione di Musso in Nazionale ha fatto piacere a tutti, soprattutto a lui perchè la voleva e ci credeva, il sogno si è realizzato, ora però si fa ancora più difficile perchè arrivarci è complicato, restarci lo è ancor di più, deve vederlo come punto di partenza, non come punto di arrivo, noi proveremo a farglielo vedere. Portare via punti da Napoli non è impossibile, vogliamo essere competitivi contro tutti, la partita inizia dallo 0-0, i punti ci servono, si può fare. Per me è una soddisfazione Musso e Meret in Nazionale, mi piacerebbe vedere tutti i ragazzi del vivaio dell'Udinese in Serie A mostrando il proprio valore, da Musso a Meret, passando per Perisan e Scuffet".

Sezione: Notizie / Data: Ven 15 marzo 2019 alle 18:00
Autore: Davide Marchiol
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