L'ex capitano bianconero Valerio Bertotto ha parlato al Messaggero Veneto tornando sulla partita di sabato contro la Juventus: "So cosa si prova a perdere negli ultimi minuti e mi sono messo nei panni dei giocatori. E' sempre importante mantenere alta la concentrazione fino all'ultimo secondo. Però bisogna vedere gli aspetti positivi. E' stata una battaglia dove il traguardo non è stato tagliato per pochissimo".

Ricorda una partita persa al 91’ che le brucia ancora?

"A Genova contro la Sampdoria nel primo anno di Zaccheroni: giocammo bene, molto attenti, poi Mihajlovic decise la gara nel recupero su punizione".

Solo tre settimane fa sembrava impensabile che l’Udinese tenesse testa alla Juve dal punto di vista agonistico.

"L'Udinese deve ripartire proprio da questo, dallo spirito ritrovato. Se ti fai prendere dall’ansia e dall’angoscia finisci per farti del male da solo. Bisogna ripartire dallo spirito evidenziato, dalle certezze tattiche fin dal primo allenamento".

I rimpianti non sono tanto per i punti persi a Torino, ma quelli lasciati per strada a inizio stagione con Lazio, Chievo, Atalanta, Milan...

"Credo che la classifica non sia mai bugiarda e che rispecchi totalemente quello che una squadra ha prodotto".

La difesa a livello individuale ha disputato un’ottima gara a Torino. Concorda?

"Si, la difesa come reparto a funzionato bene, tutti hanno fatto una buona partita. Peccato per l'episodio finale che ha rovinato un pò tutto".

Il problema non sono tanto il numero dei gol subiti, quanto quello dei gol segnati: appena 12 in 14 gare di cui solo 5 su azione. Se si ferma Di natale sono guai...

"L’impressione è quella. Totò è ancora decisivo e questo è un bene, meglio avercelo dalla tua parte tutta la vita, però credo che il resto della squadra debba crescere e che alcuni singoli si debbano prendere qualche responsabilità in più per essere di supporto al capitano".

Sezione: Notizie / Data: Mar 03 dicembre 2013 alle 17:15 / Fonte: Massimo Meroi per il Messaggero Veneto
Autore: Redazione TuttoUdinese
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