Ha preso fiato. Staccato. Ha deciso di rilassarsi, perché la tensione d'ogni giorno, dopo lungo tempo in una stessa piazza, lo aveva provato. Per questo Francesco Guidolin, d'accordo con la famiglia Pozzo, con cui ha un meraviglioso rapporto, ha deciso di alzarsi dalla panchina dell'Udinese. Ora il ruolo di supervisore tecnico dei friulani, del Watford e del Granada. Un ruolo importante ma chi conosce bene Guidolin garantisce che abbia già voglia di riprendere a lavorare. Perché il calcio è una malattia che non ti si toglie dalla pelle, che non va via, che non si esaurisce. Per questo, Guidolin, è da considerare tra i candidati al ruolo di prossimo commissario tecnico della Nazionale. Anche su lato economico Guidolin sarebbe la scelta giusta dato che gli altri allenatori hanno stipendi altissimi per le casse azzurre.

Intanto, ve lo abbiamo raccontato ieri, Roberto Mancini va verso il no. Per questioni di progetto, perché aspetta un club, per questioni economiche. Attende al varco novità e alternative, mentre Massimiliano Allegri, svincolatosi dal Milan, è in pole position. Dietro ci sono alternative importanti: Alberto Zaccheroni, dopo l'addio al Giappone, è corteggiato anche in Cina. Fabio Cannavaro è ipotesi affascinante ma di forte rottura. Forse troppo, per questo è idea solo sussurrata. Per ora.

Perché molto si deciderà il 30 giugno, lunedì prossimo, quando il Consiglio Federale valuterà le dimissioni di Giancarlo Abete. Irrevocabili, si va verso il commissariamento. E poi? Poi Demetrio Albertini, dimissionario pure lui, è in pole per la successione. Occhio anche a Carlo Tavecchio, ora numero uno della LND, idem ad Arrigo Sacchi in terza battuta.

Sezione: Notizie / Data: Gio 26 giugno 2014 alle 08:30
Autore: Stefano Pontoni
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