Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Napoli, ricordando la sua esperienza in Friuli: "Sono legato a tanti a Udine, ci sono squadre in cui sono rimasto per anni. A Roma sette anni, cinque anni allo Zenit, a Empoli, anche a Udine. Si dice che ho un carattere difficile e questo stride un po’. A Udine fui chiamato quando c’erano difficoltà: ci salvammo ma l’anno dopo andai altrove prima di tornarci. Saluterò Pierpaolo Marino, ha ragione quando dice che il Napoli di questi livelli parte da lui. I Pozzo mi hanno dato moltissimo, con loro ho vissuto l’inizio della mia carriera. E Sottil è stato mio calciatore e già in campo era leader della squadra. Sono ricordi bellissimi, mi fa piacere ritrovarli in un momento che può determinare molto la nostra storia".

Spalletti ha poi parlato dell'Udinese: "Un po’ di timore c’è, ma c’è anche il ricordo di quanto fatto fin qui, delle nostre qualità e delle partite fatte. Non dobbiamo mai perdere il nostro atteggiamento e la nostra convinzione. L’Udinese è brava a fare tante cose, Sottil ha esperienza di campo, hanno fisicità e arrivano con tanti uomini nell’area avversaria. Dovremo stare attenti".

Sullo scudetto: "Ce lo stamm’ trezzianno chianu chianu, come dicono a Napoli. Sapevo fin dall'inizio che avevo a che fare con una squadra dei purosangue. Mi fa piacere che in poco tempo abbiano fatto vedere tutti le loro qualità e il carattere. Questo scudetto esce dagli schemi, un evento di cui trarrebbe vantaggi non solo il Napoli e la città, ma tutti gli addetti ai lavori. I nostri calciatori lo meritano, ma bisogna fare l'ultimo strappo che diventa la cosa più difficile. Non dobbiamo deconcentrarci. Vedere i nostri tifosi dispiaciuti domenica ci ha mortificato, noi ci nutriamo della loro felicità. Il mio pensiero va sempre a loro. Lo stadio ci ha fatto capire quale sia l’impresa che stiamo portando a termine, è quello che sognavo quando sono arrivato. Immaginavo uno stadio così. Con sciarpe, bandiere, bambini tutti azzurri. Deve essere una festa di tutti".

Tra passato e futuro, Spalletti parla del ciclo Napoli: "ll lavoro parte lo scorso anno, questo è il secondo tempo. Hanno dato il proprio contributo anche calciatori che adesso non sono più qui. Avevamo calciatori importantissimi come Insigne, Koulibaly, Ghoulam e Mertens. Giocatori che hanno dato molto con la loro personalità. Il risultato non dipende da una partita sola. Vedo le potenzialità dentro il ciclo per il futuro, poi dipenderà dal mercato, dalle cose che riusciremo ad organizzare. Davanti agli occhi miei, oltre al sole, ho una buona squadra davanti che ha prospettiva futura e può dare un seguito ai risultati ottenuti".

Sezione: L'Avversario / Data: Mer 03 maggio 2023 alle 12:46
Autore: Alessandro Vescini
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