"Prima di tutto vorrei chiudere un episodio che mi ha fatto molto arrabbiare e mi ha mortificato come uomo. Son deluso perché son stato accusato ingiustamente di aver detto una cosa che non vera. Ci tengo a sottolineare quest'aspetto, perché basterebbe sentire tutti i miei dirigenti e collaboratori, i quali confermerebbero che non mi hanno mai sentito bestemmiare". Così l'allenatore del Chievo, Rolando Maran, in conferenza stampa pre-match. "Il mio labiale è stato frainteso e nessuno ha sentito una bestemmia. Al di là della squalifica ciò che mi dispiace di più è che il tutto mi avvilisce come uomo oltre che farmi arrabbiare. Chi mi conosce, sa che io non uso dire certe parole e frasi per cui è stato grande da parte loro il sostegno morale. Tutti sono rimasti sorpresi. È stato un labiale interpretato male e basta. È chiaro che questo fatto va a macchiare anche l'aspetto sportivo. Per una valutazione sbagliata, io non domani contro l'Udinese non siederò in panchina. Mi dispiace molto perché a me piace essere sempre là coi ragazzi e soffrire con loro.

Ad ogni modo sarò in tribuna e cercherò di spingerli da là. Incontreremo una squadra che sta bene. Lo dimostrano i risultati. Hanno trovato una quadratura notevole. Hanno qualità e fisicità. Sono temibili e sarà un bel test perché affronteremo una compagine davvero in salute. Come noi tengono il campo in maniera equilibrata e giocando con lo stesso modulo, farà sì che ci siano più ostacoli. Sarà difficile ma siamo altrettanto consapevoli che anche noi possiamo rendere la vita complicata agli altri. Vogliamo continuare a far bene e ci proveremo. Da queste prime partite forse meritavamo qualcosina in più dal punto di vista delle prestazioni. La squadra ha fatto il suo dovere pur avendo di fronte delle avversarie molto blasonate e ricche di talenti. La strada giusta è stata intrapresa ma è possibile crescere ancora", le parole riportate da tggialloblu.it.

Sezione: L'Avversario / Data: Sab 17 settembre 2016 alle 16:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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