E’ vero, gli zero punti raccolti nelle difficili trasferte contro Juventus e Napoli non fanno classifica, ma la salvezza del Catania non passa di certo dallo Juventus Stadium o dal San Paolo. Le ultime due gare non avranno smosso gli etnei dal penultimo posto in graduatoria, ma di certo gli uomini di De Canio sono tornati in Sicilia con più fiducia, consapevoli del fatto che sabato alle 18.00 al “Massimino” contro l’Udinese comincia il loro "nuovo" campionato.

 

Nonostante le tantissime assenze, i rossazzurri non hanno affatto sfigurato ne a Torino (il passivo di 4 gol è esagerato per i valori visti in campo in quel turno infrasettimanale), ne a Napoli, dove il Catania è stato in partita fino all’ultimo. De Canio, in vista della delicata sfida con l’Udinese, ripartirà dalle certezze viste nelle ultime uscite e nelle sedute a Torre del Grifo: in attacco, stanno attraversando un buon momento di forma sia Maxi Lopez che Castro, artefici del gol che è servito ad accorciare le distanze con il Napoli. In porta, Andujar ha collezionato interventi da urlo confermando il suo posto da titolare davanti al pur bravo Frison, protagonista di una grande gara a Cagliari, l’ultima di Maran sulla panchina del Catania. Bene anche Biraghi, che impiegato in posizione più avanzata rispetto alle prime uscite ha dimostrato anche di saper mettere al centro palloni invitanti: l’assist per Castro al San Paolo è una prova tangibile.

 

Una carta in più nel mazzo di De Canio, che non ha utilizzato a Napoli, potrebbe essere Sebastian Leto: l’argentino non è sceso in campo di fronte al suo mentore Benitez, che lo ha voluto fortemente al Liverpool nel 2007, ma nell’allenamento del giovedì ha dimostrato di essere in ottime condizioni realizzando una tripletta che fa ben sperare. L’ex Panathinaikos può essere davvero l’asso nella manica per il tecnico di Matera.

 

Intanto, a caricare il gruppo in vista della partita con l’Udinese, ci ha pensato Nicola Legrottaglie. L’esperto difensore pugliese si è espresso in maniera positiva in conferenza stampa nell’antivigilia della dodicesima di campionato, paragonando il Catania ad un “aereo pronto a decollare”. Un volo che dovrà partire puntuale sabato alle 18, perché al Massimino arriverà un Udinese ferita, probabilmente nel peggior momento dell’era Guidolin.

 

La sonora sconfitta casalinga con l’Inter per 3 a 0, l’infortunio di capitan Di Natale e le frizioni interne (vedi la rissa sfiorata tra il tecnico veneto e il centrocampista brasiliano Allan), fanno ben sperare il Catania e De Canio in vista del match contro la sua ex squadra: l’attuale tecnico etneo ha infatti esordito su una panchina di Serie A proprio guidando i bianconeri nel 1999, rimanendo poi in Friuli fino al 2001, anno del suo esonero.

 

Per conquistare i tre punti, utili per tirare un bel sospiro di sollievo vista la classifica, il Catania dovrà necessariamente gettare il cuore oltre l’ostacolo, sfornando una prestazione grintosa e volitiva, in modo tale da riconquistare un pubblico titubante, voglioso di trasformare i sonori fischi della gara con il Sassuolo in fragorosi applausi.

Sezione: L'Avversario / Data: Ven 08 novembre 2013 alle 14:30 / Fonte: Tuttomercatoweb
Autore: Redazione TuttoUdinese
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