La scalata di Inzaghi al terzo posto è stata scandita proprio dalle prodezze e dai gol del tandem d’attacco, ma la variabile può essere collegata a Correa, non certo a Immobile, abituato a segnare. Un gol all’Atalanta, uno alla Fiorentina, uno pesantissimo al Milan per firmare il colpo a San Siro dopo trent’anni, due al Lecce. L’argentino è stato determinante per la Lazio e giovedì ha dimostrato di crederci ancora, non è stato sottovalutato l’impegno di Europa League anche se la qualificazione resta appesa a un filo. «Tutto è possibile» ha postato Correa sul profilo personale Instagram, ipotizzando la qualificazione ai sedicesimi: per centrarla la Lazio dovrà battere il Rennes nell’ultimo turno e augurarsi che il Celtic (già sicuro del primo posto) riesca a vincere fuori casa con il Cluj.

Intanto c’è da battere l’Udinese per infilare il sesto successo consecutivo in campionato. Correa si scalda. Al Friuli, il 26 settembre 2018, l’argentino segnò il suo primo gol con la Lazio.

Sezione: L'Avversario / Data: Sab 30 novembre 2019 alle 09:32 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @Sbentivogli10
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