Dovrebbe essere proprio l'Udinese a tenere a battesimo Mario Balotelli. Il posticipo di domenica sera sarebbe un palcoscenico ideale per il debutto del Bad Boy in rossonero. Il suo ritorno, naturalmente, provoca delle riflessioni. Dal punto di vista tecnico, il giocatore non si discute. Molto più complicato l'aspetto caratteriale. Ovunque sia stato Balo ha fatto parlare di sé più per quello che ha fatto fuori dal campo, che per le sue prestazioni. Solo in Nazionale il ragazzo è tranquillo, ma lì è come essere a casa e con Prandelli si intende in dialetto bresciano.

Si è sempre detto che solo lo spogliatoio del Milan sia in grado di contenere l'esuberanza dell'ex interista, così come ha già fatto con Robinho e Cassano. Vero, inoltre Balotelli è anche milanista e questo potrebbe aiutare. C'è un ma, però. La rosa milanista negli ultimi anni ha perso molti dei suoi leader (Seedorf, Nesta, Gattuso), gente che ha alle spalle tanto metallo scintillante e che può far pesare i successi e la personalità. Della vecchia guardia a Milanello sono rimasti solo Ambrosini e Abbiati e visto che la società punta forte sulla linea verde, è probabile che i due, anche per l'età, abbiano i giorni contati. E a quel punto "la mela marcia" potrebbe davvero intaccare tutto il cesto.

Sezione: L'Avversario / Data: Mer 30 gennaio 2013 alle 21:51
Autore: Marco Bonitti
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