Non riesce a Filippo Inzaghi di sfatare il tabù Fiorentina a San Siro. Lo illude De Jong nel primo tempo, ma i viola, che nelle ultime tre uscite al Meazza avevano sempre vinto contro i rossoneri, strappano un punto prezioso grazie a una bordata di Ilicic, inserito nella ripresa da Montella. Un punto a testa nel contesto di una brutta partita dove assenze e stanchezza hanno fatto la differenza. Per la prima volta i rossoneri non vincono una partita in cui vanno in vantaggio: perdono così la chance di salire al terzo posto in classifica e retrocedono al quinto (dietro l'Udinese), mentre a la Fiorentina riscatta la pesante sconfitta con la Lazio.

AVVIO LENTO — La scelta di Menez, preferito a Torres, è dettata da una semplice ragione: il francese con il suo svariare incessante garantisce più mobilità alla squadra. Inzaghi conferma Abbiati fra i pali e in difesa affianca Zapata ad Alex. Montella si affida al suo 4-3-1-2, con Mati Fernandez alle spalle di Cuadrado e Bacacar. Proprio la velocità dei due viola, sommata alla spinta dei portatori di palla, blocca il Milan nella sua trequarti e lo mette in difficoltà a centrocampo dove la Fiorentina garantisce una buona tenuta. Ma a parte una conclusione di Menez a lato bisogna attendere il guizzo di El Shaarawy al 23’. Tutto bello, tiro a giro, con la grande deviazione di Neto in angolo. Ma anche tutto inutile: il Faraone era in fuorigioco.

OLANDESE VOLANTE — In realtà le contendenti si annullano senza proporre idee di gioco. Se a Montella mancano due attaccanti forti come Rossi e Gomez in grado di sfondare, il Milan mostra limiti a centrocampo dove è evidente l’assenza di un uomo guida in grado di verticalizzare il gioco. De Jong sopperisce alle lacune chiudendo gli spazi alle incursioni centrali della Fiorentina e non è un caso che sia proprio lui a portare i rossoneri in vantaggio al 25’. L’olandese sfrutta nell’area viola la torre di Zapata. Il colpo di testa è imperioso e sorprende Neto alla sua destra. Scontata la reazione dei viola che schiacciano il Milan nella sua trequarti, ma, eccezion fatta per un tiro di Kurtic a lato, senza mai impensierire i rossoneri.

IL SILURO DELLO SLOVENO — Scontata anche la pressione viola all’inizio della ripresa, ma il primo squillo è di Menez che però calcia debolmente verso la porta. Cuadrado risponde con una volée di sinistro che Abbiati blocca a terra. Montella non ci sta e al 10’ azzecca la mossa giusta: fuori Kurtic per Ilicic. Dopo la parata in due tempi di Neto sull’ennesimo colpo di testa De Jong, lo sloveno trova ampi spazi e l’angolo giusto dalla distanza per infilare alla sinistra di Abbiati su un'azione nata da un errore di De Sciglio.

TORRES NON INCIDE — E’ un colpo duro che sorprende il Milan. Inzaghi prova a dare la scossa con Bonaventura (fuori Poli), ma la Fiorentina caricata dal gol si difende con più attenzione e si scatena in contropiede sfruttando i rossoneri troppo sbilanciati. C’è spazio anche per Vargas che va a sostituire Mati Fernandez, mentre l’ora di Torres scatta al 35’: lo spagnolo per Menez. Ma chiedere a Fernando i miracoli è impensabile: il Milan poco lucido deve fare i conti con la l’attenta organizzazione difensiva dei viola che si accontentano di un buon punto.

 

Sezione: L'Avversario / Data: Lun 27 ottobre 2014 alle 08:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print