Conferenza stampa, Montella: "Domani mi accontenterei anche di vincere 1-0. Di Natale? Mi segna sempre"

Prima conferenza stampa pre partita per il neo tecnico della Sampodoria Vincenzo Montella. L'aereoplanino domani affronterà nel suo debutto in blucerchiato l'Udinese. Obiettivo subito i tre punti da conquistare sul campo del Friuli.

"Ho trovato un gruppo sano con grandissima predisposizione al lavoro. Purtroppo, è una realtà del calcio moderno, ho avuto soltanto pochi giorni per lavorare con tutti gli effettivi. Mi aspetto che la squadra giochi con coraggio, e che metta in campo quello che abbiamo preparato in settimana. Ho portato i miei concetti, ma non è semplice trasmetterli in pochi giorni. Sono fiducioso che questo gruppo abbia la capacità di recepirli anche i breve tempo. Abbiamo lavorato sui concetti principali, come difendere, come attaccare, come condurre la partita. Anche partire più bassi a costruire la manovra. Non credo molto nei moduli, basta uno sbilanciamento minimo per cambiare l'assetto di una partita".

Domani al debutto di fronte ci sarà l'Udinese.

"Quelle tra Sampdoria e Udinese sono tradizionalmente partite movimentate in termini di risultati, anche se di solito l'allenatore preferisce vincere 1-0. In questo caso mi accontenterei!"

Teme Di Natale? 

"Quando gli faccio i complimenti prima della partita mi segna sempre, quindi non lo conosco fino a lunedì... Affinità con Eder? Sì, ma penso che potrebbero anche giocare insieme"

La Samp ha fatto molta difficoltà finora in trasferta

"Non mi spiego come mai questa squadra abbia fatto così fatica in trasferta, ma giocare fuori casa è un alibi che non voglio. Prepariamo la partita per vincere. Le partite alle 12:30 sono parte del calcio moderno, ma sono contento dello spostamento di orario, come penso anche l'Udinese."

Su Cassano 

"E' un giocatore forte. Si è allenato bene, non è detto che non possa scendere in campo anche a Udine"

Muriel? 

"L'ho trovato un po' stanco per il viaggio, ma è normale".

Sui fatti di Parigi 

"Siamo tutti addolorati per quanto sta succedendo nel mondo, c'è da aver paura, anche per i nostri figli, ma questa paura non la dobbiamo dimostrare. Dobbiamo fare la nostra vita di sempre, andare allo stadio".