Avversario di giornata è la Fiorentina di Vincenzo Montella. Il tecnico napoletano, ex Sampdoria e Roma, arrivato a Firenze nel 2012-13, dopo la bella esperienza di Catania, ha svolto finora un ottimo lavoro con grandi risultati: quarto nel 2013 (con diverse polemiche per qualche torto arbitrale di troppo), e nel 2014. Quest’anno la sua Viola non è partita benissimo ma ora sembra essersi ritrovata finalmente ed è in una condizione fisica stratosferica visto che in queste ultime partite l’unica nota stonata è stata la disfatta contro la Lazio in una serata decisamente storta. Ma le vittorie nelle coppe contro Juventus e Roma, ottenute in trasferta, certificano il valore di una grande squadra.


La Fiorentina solitamente è disegnata con il 3-5-2, modulo che inizialmente doveva valorizzare la coppia-gol d’oro Rossi-Gomez. Ed invece la sfortuna ha impedito agli appassionati di vederli insieme. Tuttavia Pradè ha saputo rimediare alla grande, cedendo un top player come Cuadrado ed acquistando Salah, autentica rivelazione di questa fase di campionato. Il suo impatto sulla Serie A è stato impressionante e la Fiorentina appare rigenerata. Il gioco viola ricorda per certi aspetti il famoso tiki taka del Barcellona: gli uomini di Montella ricercano continuamente il possesso della sfera ed il controllo della gara. L’obiettivo resta quello di imbrigliare attraverso il fraseggio, grazie agli ottimi interpreti a disposizione (come Pizarro o Borja Valero), la manovra avversaria e a stordire l’avversario con i continui cambi di gioco. Questo sistema di gioco inoltre ha il vantaggio di portare in velocità molti uomini nella metà campo avversaria, eliminando o limitando sostanzialmente la fase di transizione. Con l’arrivo travolgente di Salah, la Fiorentina ha acquisito anche maggiore velocità in contropiede, sistema prima poco praticato. Ora invece grazie alla velocità dell’egiziano anche giocando di rimessa la Viola è pericolosissima. E poi c’è anche Joaquin, vera rivelazione e valore aggiunto per Montella, che permette di sviluppare il gioco offensivo dei toscani.


I punti deboli del meccanismo viola sono principalmente nella difesa: tanto forte sui calci piazzati e tanto imprecisa quando attaccata dai contropiedi avversari, come attesta la sconfitta contro la Lazio. Sarà fondamentale per l’Udinese evitare di scoprirsi, non restare soffocata dal fraseggio degli uomini di Montella e colpire appena possibile in contropiede, pressando il più possibile i viola ed inducendoli all’errore.

Sezione: L'Avversario / Data: Sab 21 marzo 2015 alle 12:30
Autore: Federico Mariani
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