Chi l'ha detto che sia necessariovincere dando sempre spettacolo per 90 minuti? Ieri sera il Napoli ha preso sì altri tre
punti, ma soffrendo la vivacità dellUdinese, rinfrancata dallo storico sacco di Liverpool. Già, Guidolin è riuscito, almeno in buona parte, a contrattaccare ad avversari dal più alto lignaggio finché...

PUNTI PESANTI Finché i tre tenori non si sono accesi e allora sono bastati alcuni istanti di calcio stellare per sparecchiare una tavola imbandita alli'nsegna dell'equilibrio apparente. Per una volta Cavani si è limitato al lavoro collettivo, lasciando i riflettori ai compagni d'attacco. È stato Hamsik a indirizzare da par suo il match, con un tocco sotto misura. Primo tempo da sballo, quello del nazionale slovacco, che inquadra una nuova, possibile, prospettiva per il Napoli: prima era squadra che garantiva spettacolo e gol, ora si punta su grinta, corsa e fame, ma pure capacità di soffrire. Come una settimana fa a Genova con la Sampdoria, come ieri contro l'Udinese degna erede di quella che ha assaltato il fortino di Anfield. Napoli, comunque, con la vittoria in saccoccia. Così, giusto per continuare la rincorsa sotto braccio con la Juventus in testa al campionato: "Si vede che ultimamente ci piace vincere soffrendo - dice a caldo Hamsik - Ma questo è un segno di maturità. Considerata anche la vittoria della Juventus, sono tre punti pesanti". Si dice che il suo sia il miglior inizio di stagione. Hamsik fa spallucce e in segno di rispetto verso tutta la squadra si proietta al big match di sabato 20 ottobre allo Juventus Stadium: "Dopo la sosta, dovremo recuperare i tanti nazionali in giro per il mondo. Ma torneremo carichi per questa sfida. Se siamo al livello della Juve? È ancora presto per dirlo". Già, però, è sottinteso: con la giusta carica tutto è lecito.

DIGA IN MEDIANA A parte lo spettacolo dispensato a dosi alterne, va detto che il cazziatone di Walter Mazzarri dopo il flop europeo di Eindhoven, evidentemente, ha dato ancora una volta i suoi frutti. Il tecnico predicava «pazienza» alla vigilia e il Napoli è stato paziente nell'analizzare i difetti dell'avversaria e colpire al momento più indicato. Lallenatore ha ri-schierato i titolarissimi che avevano sbancato la Genova blucerchiata, eccezion fatta per lo squalificato Cannavaro, rimpiazzato da Fernandez. Scelte doverose, le sue, anche perché premiate dalle risultanze sul campo. In mezzo, per dire, la mediana Inler-Behrami funziona alla perfezione: perché l'ex viola fa da paraurti agli attacchi avversari quando il compagno si sgancia. E per Inler è una sicurezza sapere che, dietro di lui, c'è un muro a coprire gli spazi lasciati vuoti dai suoi inserimenti. Si spiegano anche così i soli tre gol subiti dal Napoli, che fanno della difesa azzurra la meno perforata del campionato, bucata ieri sera dopo 359 minuti di imbattibilità. Già, davanti al trio arretrato c'è una diga quasi insuperabile, mentre davanti, pur a corrente alternata, Pandev fa comunque la differenza tra le linee. Hamsik, oltre al gol, da trequartista è capace di rinculare per rinforzare il pacchetto di mezzo e, qualche istante dopo, di allargarsi sul lato mancino, quasi da esterno. Quanto a Cavani, l'uruguaiano per una sera si è dedicato solo a tacchi da urlo e assist al bacio. Secondo Mazzarri, comunque, "la Juve resta superfavorita. Vedremo se riusciremo a reggere tutto lanno. Speriamo di riuscire a fare qualcosa di speciale".

POCO TOTÒ A Guidolin resta la soddisfazione di aver ritrovato l'Udinese se non dei tempi migliori, almeno in grado di giocarsela contro tutti. Il tecnico, capace di imbrigliare il Napoli nelle ultime 6 sfide ufficiali (dove non aveva mai perso), ha creduto fino alla fine di poter riacciuffare la capolista: lo dimostra il cambio a metà ripresa, quando Ranégie ha sostituito Pinzi. Modulo praticamente immutato, ma con lo svedese più a ridosso di Totò Di Natale, mentre Maicosuel si abbassava a ridosso dei mediani, al fianco di Lazzari. Purtroppo per il tecnico di Castelfranco Veneto, al San Paolo il napoletano Di Natale, che era solito bucare la porta campana a suon di triplette, ha brillato poco. E senza Totò, storicamente, l'Udinese, lì davanti, boccheggia.

 

BRKIC 6 Frena Hamsik e Cavani, poi capitola.
BENATIA 5.5 Incrocia Hamsik e va in difficoltà.
DANILO 5 Uccellato da Pandev nellazione del 2-1.
DOMIZZI 5 Non è la solita roccia.
PEREYRA 5.5 Bel duello con Zuniga. Un po molliccio sul gol di Hamsik. Faraoni (41 st) 6 Sua la chance del 2-2 nel recupero.
ALLAN 6 Soffre contro Behrami, difatti Guidolin lo scambiacon Pinzi. Meglio da regista.
PINZI 6 Il gol e una prova in crescendo, anche da mezzala destra. Ranégie (21 st) 6 Fa da torre.
LAZZARI 5.5 Rare le sue verticalizzazioni.
PASQUALE 6 Spinge in fascia, ma quei tacchetti sul mento di Pandev: meglio non imitarlo...
MAICOSUEL 6.5 In campo a sorpresa dopo il flop col Braga, è suo lassist per il pari. Prova di personalità.
DI NATALE 5 Lascia poche tracce. Barreto (34 st) ng.

All. GUIDOLIN 6.5 Ha ritrovato la sua Udinese.

Sezione: News / Data: Lun 08 ottobre 2012 alle 11:02
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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