Il 26 Settembre 2004 si giocò Udinese - Brescia. Rigore del vantaggio di Caracciolo, quindi pareggio di Di Michele e gol del definitivo 1-2 di Mannini. Il centrocampista segnò con la porta sguarnita visto che De Sanctis, in fase d'uscita, subì una tacchettata e restò a terra dolorante. Il portiere poi mostrò i segni sul costato a favore di telecamere ma non servì a molto. L'arbitro aveva convalidato la rete e ne seguì una rissa con molti giocatori coinvolti. Tra i più esagitati Marek Jankulovski che fu espulso dall'arbitro Dattilo. In quella partita furono ammoniti Di Michele, Pinzi e Muntari. Nessuno dei tre era diffidato tanto che tutti giocarono la partita successiva contro la Juventus.

Nel processo di calciopoli, fu trascritta una telefonata di quel pomeriggio. 



Ore 16,58
Giraudo: “Dattilo è stato molto bravo, ma se Dattilo è un po' più sveglio dimezza l'Udinese..”
Moggi: “Ma cosa vuoi fare, ha mandato via Jankulovski, abbiamo un rompicoglioni in meno..”

Dalle motivazioni della sentenza, in relazione agli imputati Moggi, Giraudo e Bettega si legge: “....Dattilo... compiva atti fraudolenti, consistiti, ad opera di Dattilo, nella dolosa ammonizione di Pinzi Muntari e Di Michele e nella dolosa espulsione del calciatore Jankulovsky, tutti in forza all'Udinese, successivo avversario della Juventus...”

Dolose forse ma a che pro? I giocatori non erano diffidati e non furono ammoniti a quello scopo. E' indubbio che Dattilo fosse un personaggio quanto meno sospettabile (a cosa può servire una scheda svizzera ad un arbitro di serie A?) e che convalidare quel gol contribuì ad esasperare i giocatori dell'Udinese con conseguente espulsione del ceco ma lo sviluppo dei fatti e la conclusione del giudice, sbrigativa e superficiale, gettano ombre sulla qualità e validità dei processi sportivi.
 

Sezione: News / Data: Gio 18 ottobre 2012 alle 11:35
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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